CESSIONI DI BENI E PRESTAZIONI DI SERVIZI
DI QUALI OCCORRE TENERE CONTO NELLA DETERMINAZIONE DEI RICAVI
Normalmente una delle componenti di maggiore entità dei ricavi, così come definiti fiscalmente dall’art.85 del TUIR, è rappresentata dai corrispettivi delle cessione di beni e delle prestazioni di servizi.
Esaminiamo, nel dettaglio, quali componenti di reddito vanno compresi nella nozione fiscale di ricavi.
I
ricavi
comprendono:
- i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi oggetto dell’attività aziendale;
- i corrispettivi delle cessioni di materiali da produzione;
- i corrispettivi delle cessioni di azioni o quote che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie, anche se non rientrano tra i beni al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa.
Azioni o quote non costituiscono immobilizzazioni finanziarie se non sono iscritti come tali in bilancio.
- i corrispettivi delle cessioni di obbligazioni e altri titoli di massa che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie anche se non rientrano tra i beni al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa.
Tutti i corrispettivi vanno considerati al netto di sconti, abbuoni e premi.
CORRISPETTIVI DELLE CESSIONI DI BENI E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI OGGETTO DELL’ATTIVITA’ AZIENDALE
Rientrano in questa categoria:
- Corrispettivi delle
cessioni di beni alla cui produzione
o al
cui scambio è diretta l’attività dell’impresa.
Esempi:
corrispettivi della vendita di saponi per l’impresa che produce saponette; corrispettivi della vendita di maglioni per il grossista che tratta capi di abbigliamento; corrispettivi della vendita di computer per l’impresa che tratta hardware.
Non sono considerati ricavi i corrispettivi della vendita di beni strumentali: immobili, impianti, macchinari, automezzi, mobili, computer, ecc..
Quindi, se l’impresa:
- produce e/o vende tali beni essi generano ricavi;
- non produce e/o vende tali beni essi non generano ricavi.
Esempi:- l’azienda che produce capi di abbigliamento non considera ricavi i corrispettivi delle vendite dei macchinari impiegati nella produzione in quanto essi sono beni strumentali;
- la concessionaria di auto considera ricavi i corrispettivi delle auto vendute, esclusi quelli delle eventuali vendite di auto impiegate dall’azienda che sono per essa dei beni strumentali.
- Corrispettivi delle
prestazioni di servizi
Esempio:
corrispettivi per una campagna pubblicitaria realizzata da un’agenzia di consulenza marketing; corrispettivi per i servizi di pulizia locali per un’azienda che effettua tali attività.
CORRISPETTIVI DELLE CESSIONI DI MATERIALI DA PRODUZIONE
Rientrano in questa categoria i corrispettivi delle cessioni di:
- materie prime;
- materie sussidiarie;
- semilavorati;
- altri beni mobili, esclusi quelli strumentali
acquistati per essere impiegati nella produzione.
Esempio:
corrispettivi per la vendita di stoffe impiegate nella produzione da parte di un’impresa che produce capi di abbigliamento.
CORRISPETTIVI DELLE CESSIONI DI AZIONI O QUOTE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE, ANCHE SE NON RIENTRANO TRA I BENI AL CUI SCAMBIO E’ DIRETTA L’ATTIVITA’ DELL’IMPRESA
In questa categoria rientrano i corrispettivi delle cessioni di azioni o quote di partecipazioni comprese quelle non rappresentate da titoli in:
- società per azioni;
- società in accomandita per azioni;
- società a responsabilità limitata;
- società cooperative;
- società di mutua assicurazione;
- enti pubblici e privati, diversi dalle società, che hanno per oggetto esclusivo o principale lo svolgimento di attività commerciali
residenti nel territorio dello Stato;
- società ed enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica;
non residenti nel territorio dello Stato.
Esempio: corrispettivi della cessione di azioni che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie emesse da una Spa italiana e detenute da una società che produce calzature e che, quindi, non ha come oggetto dell’attività lo scambio di titoli.