PRINCIPIO DI COMPETENZA E PRINCIPIO DI CASSA

LE REGOLE DA APPLICARE NELLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO AUTONOMO E NEL REDDITO D'IMPRESA

Aggiornato al 03.10.2008

La determinazione del reddito imponibile di imprese e di lavoratori autonomi segue regole diverse.

Le imprese determinano il loro reddito in base al principio di competenza.

I lavoratori autonomi, invece, adottano il principio di cassa.


IMPRESE

Le imprese determinano il reddito contabile (cioè il reddito risultante dal bilancio) applicando il principio di competenza. Lo stesso criterio si applica nel determinare il reddito imponibile (cioè il reddito soggetto a tassazione sotto il profilo fiscale).

Secondo il principio di competenza il reddito è calcolato nel modo seguente:


ricavi
di competenza dell’esercizio - costi di competenza dell’esercizio.

Un costo è di competenza dell’esercizio se, nell’esercizio stesso, è maturato o ha dato la sua utilità o ha trovato copertura in un relativo ricavo. Allo stesso modo un ricavo può essere considerato di competenza dell’esercizio se è maturato nell’esercizio o se ha trovato in esso il suo correlativo costo.

Si possono avere, pertanto, costi e ricavi pagati o incassati nello stesso esercizio in cui si ha la competenza economica: si dice allora che competenza economia e manifestazione finanziaria coincidono.

Si possono però avere anche:

  • costi pagati e ricavi incassati in un esercizio precedente rispetto a quello di competenza economica: si dice allora che la manifestazione finanziaria è anticipata rispetto alla competenza economica;
  • costi pagati e ricavi incassati in un esercizio successivo rispetto a quello di competenza economica: si dice allora che la manifestazione finanziaria è posticipata rispetto alla competenza economica.

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Nel determinare il reddito d’impresa, quindi, non si deve tenere conto della manifestazione finanziaria di un certo fatto di gestione, ma solamente della sua competenza economica.

Esempio:
Supponiamo che un’impresa mercantile acquisti, nel corso dell’esercizio, merci per 7.000 euro, pagandole in contanti. Nel corso dello stesso esercizio tutta la merce è stata venduta per un importo pari a 10.000 euro, anche se una parte di tale importo sarà incassato nell’esercizio successivo.
Per semplicità supponiamo che questa sia l’unica operazione compiuta dall’impresa.

Dovendosi applicare il principio di competenza, e non quello di cassa, il reddito dell’impresa ammonta a 3.000 euro (10.000 – 7.000) anche se una parte dei ricavi darà luogo alla manifestazione finanziaria nell’esercizio successivo.


LAVORATORI AUTONOMI

I lavoratori autonomi determinano il reddito imponibile in base al principio di cassa, cioè tenendo conto esclusivamente delle somme incassate e delle spese pagate.

Quindi, secondo il principio di cassa il reddito è calcolato nel modo seguente:


compensi incassati nell’anno - costi pagati nell’anno.

Pertanto, l’anno di fatturazione di un compenso, potrebbe non coincidere con quello del suo pagamento e lo stesso può avvenire per le spese.

Nel determinare il reddito di lavoro autonomo, quindi, si deve tenere conto del momento dell’incasso del compenso o del pagamento della spesa.

Esempio:
Supponiamo che un geometra fatturi nel corso dell’esercizio compensi per 100.000 euro. Di questi gli vengono pagati solamente 80.000 euro. Egli ha ricevuto fatture di acquisto per 3.000 euro, di cui ne ha pagate solamente 2.000.

Dovendosi applicare il principio di cassa, il reddito del geometra ammonta a 78.000 euro (80.000 – 2.000).

 
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