REGISTRI IVA

QUALI SONO I REGISTRI IVA CHE LE IMPRESE HANNO L'OBBLIGO DI TENERE E QUALI POSSONO ESSERE TENUTI IN AGGIUNTA A QUELLI OBBLIGATORI

Aggiornato al 01.01.2019

Tutte le imprese hanno l’obbligo di tenere due registri IVA:



La regola sopra esposta presenta alcune eccezioni. Così, ad esempio, i contribuenti in contabilità forfettaria si limitano:
  • all’emissione delle fatture relative alla cessione di beni e alla prestazione di servizi;
  • alla certificazione dei corrispettivi;
  • alla numerazione e conservazione delle fatture di acquisto

senza obbligo di tenuta dei registri IVA.



Nel registro degli acquisti vanno annotate:



L'ARTICOLO PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

Nel registro delle fatture emesse vanno annotata:


Il registro dei corrispettivi può sostituire il registro delle fatture emesse nel caso di dettaglianti e soggetti assimilati.

Le vendite al dettaglio e le prestazioni effettuate da tali categorie vanno annotate sul registro dei corrispettivi, separatamente dalle operazioni non imponibili o esenti in un unico importo giornaliero, comprensivo di IVA, suddiviso per aliquota.

Esistono, poi, tutta una serie di registri IVA che devono essere tenuti solamente in ipotesi particolari. Essi sono:


Tra gli altri registri IVA obbligatori abbiamo il registro dei trasferimenti intra-Ue diversi da cessioni o acquisti. Esso deve essere tenuto nel caso di trasferimenti di merci in altro Stato membro dell’Ue non traslativi di proprietà.

 
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