REGISTRI IVA
QUALI SONO I REGISTRI IVA CHE LE IMPRESE HANNO L'OBBLIGO DI TENERE E QUALI POSSONO ESSERE TENUTI IN AGGIUNTA A QUELLI OBBLIGATORI
Tutte le imprese hanno l’obbligo di tenere due registri IVA:
La regola sopra esposta presenta alcune eccezioni. Così, ad esempio, i contribuenti in contabilità forfettaria si limitano:
- all’emissione delle fatture relative alla cessione di beni e alla prestazione di servizi;
- alla certificazione dei corrispettivi;
- alla numerazione e conservazione delle fatture di acquisto
senza obbligo di tenuta dei registri IVA.
Nel registro degli acquisti vanno annotate:
- le fatture relative ad acquisti interni ed intracomunitari;
- le bolle doganali;
- le autofatture per mancato ricevimento di fatture di acquisto.
Nel registro delle fatture emesse vanno annotata:
-
le fatture emesse relative a cessioni o prestazioni di servizi interne o intracomunitarie o ad esportazioni;
- le fatture per acquisti intracomunitari;
- le fatture per acquisti da soggetti non residenti;
- le autofatture per autoconsumo o per cessioni gratuite.
Il registro dei corrispettivi può sostituire il registro delle fatture emesse nel caso di dettaglianti e soggetti assimilati.
Le vendite al dettaglio e le prestazioni effettuate da tali categorie vanno annotate sul registro dei corrispettivi, separatamente dalle operazioni non imponibili o esenti in un unico importo giornaliero, comprensivo di IVA, suddiviso per aliquota.
Esistono, poi, tutta una serie di registri IVA che devono essere tenuti solamente in ipotesi particolari. Essi sono:
- il registro riepilogativo nel caso in cui l’impresa tenga dei registri IVA sezionali;
- i registri sezionali per acquisti intra-Ue, qualora l’impresa non voglia effettuare la registrazione degli acquisti intracomunitari sia sul registro vendite che sul registro acquisti. Trattandosi di un registro sezionale esso rende obbligatoria la tenuta del registro riepilogativo;
- il registro delle dichiarazioni di intento nel quale vengono annotate le dichiarazioni di intento da parte degli esportati abituali e dei loro fornitori;
- il registro degli omaggi che può sostituire, l’autofatturazione e la relativa annotazione sul registro delle fatture emesse, in caso di cessione gratuita di beni;
- il registro delle merci in conto deposito, lavorazione, prova, ecc.. nel quale vengono annotati i beni ricevuti o inviati in conto deposito, lavorazione, prova, ecc...
Tra gli altri registri IVA obbligatori abbiamo il registro dei trasferimenti intra-Ue diversi da cessioni o acquisti. Esso deve essere tenuto nel caso di trasferimenti di merci in altro Stato membro dell’Ue non traslativi di proprietà.
Registro IVA acquisti
Il registro dei corrispettivi
Registro dei corrispettivi - soggetti obbligati
Libro inventari
Registro beni ammortizzabili
Libro giornale
Obbligo di tenuta delle scritture contabili
Conservazione delle scritture contabili
Termini di conservazione delle scritture contabili
Contabilità semplificata: registri obbligatori
Registro IVA acquisti semplificata
Registro IVA vendite semplificata
Consegna di beni a titolo non traslativo della proprietà
Registro merci in conto deposito e registro merci in conto lavorazione
Adempimenti dell’esportatore abituale
Registro degli omaggi
Registro delle movimentazioni comunitarie