DISCIPLINA IVA DELL'ORO

LE CESSIONI DI ORO E LA NORMATIVA IVA

Aggiornato al 25.09.2023

La normativa IVA in merito alle cessioni di oro è contenuta nell’art.10 del DPR 633/72, n.11.


Tale norma prevede che sono operazioni esenti da IVA:

  • le cessioni di oro da investimento;
  • le intermediazioni relative alle operazioni precedenti,
  • le operazioni di natura finanziaria riferite all’oro da investimento.

Tuttavia:

  • il cedente, in caso di cessione di oro da investimento;
  • il prestatore in caso di intermediazione relativa ad oro da investimento

può optare per l’applicazione dell’IVA.


Esempio:
l’impresa Alfa Srl cede alla ditta Carlo Rossi oro da investimento. La cessione è esente da IVA, tuttavia la Alfa Srl può decidere di optare per l’applicazione dell’IVA.

L’opzione può riguardare anche la singola cessione. In questi casi si applica il meccanismo del reverse charge.


Invece, in caso di:

  • cessione di oro industriale e di argento puro;
  • intermediazioni relative alle operazioni in oro industriale e argento puro

l’operazione è imponibile e soggetta ad aliquota del 22%. Per queste operazioni si applica il meccanismo del reverse charge nel caso in cui la cessione sia effettuata ad un soggetto passivo IVA. Mentre l’IVA viene applicata nei modi ordinari se la cessione viene effettuata a favore di un soggetto privato.

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Per oro da investimento si intende:

  • l’oro in forma di lingotti o di placchette di peso accettato dal mercato dell’oro, ma comunque superiore ad 1 grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi. Esso può essere rappresentato anche da titoli;
  • le monete d’oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi coniate dopo il 1800 che hanno o hanno avuto corso legale nel paese di origine, normalmente vendute ad un prezzo che non supera dell’80% il valore sul mercato libero dell’oro in esse contenuto.

Quindi ad eccezione delle monete, affinché l'oro sia considerato da investimento deve presentare tre requisiti:

  • forma;
  • peso;
  • purezza.

A tale proposito, il Comitato IVA della Commissione Europea ha precisto, con con il White Paper n.1000 del 19/10/2020, ha precisato che il requisito della forma non è vincolante. Ciò nonostante, nel nostro paese, la mancanza del requisito della forma è stata spesso contestata. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con la sentenza n.13742 del 18/5/2023 ha affermato che "appaiono decisivi i requisiti relativi al peso e alla purezza più che alla forma”.


Per quanto concerne l’IVA pagata sugli acquisti, l’IVA è detraibile anche in presenza di operazioni esenti, inoltre si applica l’indetraibilità da pro-rata (art.19 DPR 633/72).


Ricapitoliamo quanto detto in una tabella:


Trattamento IVA dell'oro

 
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