ACQUISTO DI ORO

LE REGOLE DA APPLICARE IN CASO DI ACQUISTO DI ORO DA PARTE DI ODONTOTECNICI E DENTISTI

Aggiornato al 25.09.2023

Odontotecnici e dentisti svolgono quelle prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza che sono, ai fini IVA, da considerarsi esenti ai sensi dell’art.10 n.18, del DPR 633/72.


Nella generalità dei casi, quindi, tali soggetti:

  • effettuano esclusivamente prestazioni esenti;
  • non detraggono l’IVA pagata sugli acquisti;
  • non presentano la dichiarazione annuale IVA.

Può accadere che odontotecnici e dentisti acquistino oro con lo scopo di realizzare dei manufatti, quali ad esempio le protesi. L’oro acquistato da tali soggetti va considerato come acquisto di oro industriale.

Vediamo come è disciplinata tale operazione sotto il profilo fiscale e quali sono gli adempimenti richiesti all’odontotecnico o al dentista.

Egli acquista l’oro con aliquota IVA del 22%, ma riceve dal fornitore una fattura priva di IVA ai sensi dell’art.17, comma 5, del DPR 633/72 dato che l’operazione è soggetta al meccanismo dell’inversione contabile.

Quindi, sarò lo stesso odontotecnico o il dentista che ha effettuato l’acquisto che dovrà versare l’IVA all’erario.

Ricevuta la fattura dal proprio fornitore, dovrà integrarla con indicazione dell’aliquota IVA e della relativa imposta.

Quindi registrerà la fattura d’acquisto sia nel registro degli acquisti che in quello dei corrispettivi (o in quello delle vendite). Quest’ultima registrazione deve essere effettuata entro il mese di ricevimento ovvero anche successivamente, ma comunque entro 15 giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese.

Se, come accade normalmente, l’odontotecnico o il dentista effettua solamente prestazioni esenti, egli non detrae l’IVA relativa all’acquisto di oro.

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Deve quindi procedere ad effettuare la liquidazione IVA. Essa va effettuata trimestralmente indipendentemente dal volume d’affari realizzato nell’anno solare precedente.

Quindi deve effettuare il versamento dell’IVA senza applicazione della maggiorazione dell’1% a titolo di interesse applicata ai trimestrali ordinari.

Infine è tenuto a presentare la dichiarazione IVA.


Esempio.
Un odontotecnico effettua esclusivamente operazioni esenti.
In data 15 marzo acquista oro industriale per la realizzazione di protesi per un valore di 1.000 euro.
L’odontotecnico, ricevuta la fattura di acquisto, va ad integrarla calcolando l’IVA a debito pari a 220 euro. Quindi registra la fattura nel registro degli acquisti e nel registro delle vendite.
Entro il 16 maggio liquida e versa l’IVA nel modo seguente:



IVA a debito: 220
- IVA a credito detraibile
= IVA da versare: 220


 
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