FATTI DI GESTIONE

FATTI INTERNI ED ESTERNI DI GESTIONE - FATTI PERMUTATIVI, MODIFICATIVI E MISTI

Aggiornato al 30.07.2007

Cosa s’intende per gestione aziendale e come si differenziano i fatti di gestione?

L’insieme delle operazioni che l’impresa compie per raggiungere il suo fine, cioè il conseguimento, di un profitto, costituisce la gestione.

Una prima distinzione dei fatti di gestione è tra:

  • fatti interni
e
  • fatti esterni.

I fatti interni di gestione sono quelli che si svolgono unicamente all’interno dell’impresa, come ad esempio il passaggio delle materie prime dal magazzino al reparto produzione, la lavorazione delle materie prime per l’ottenimento dei prodotti finiti, la collocazione di tali prodotti nel magazzino, ecc..

I fatti esterni di gestione sono tutti i fatti di gestione che comportano pagamenti o scambi con altri soggetti, come ad esempio il pagamento dei salari, l’acquisto di materie prime, la riscossione di un credito, ecc..

La distinzione è molto importante sotto il profilo contabile, poiché la contabilità generale, tenuta con il metodo della partita doppia, rileva i soli fatti esterni di gestione.

I fatti interni di gestione formano oggetto di rilevazione da parte delle contabilità elementari.

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Esaminiamo ora i fatti di gestione sotto l’aspetto patrimoniale ovvero andando a vedere come essi si ripercuotono sugli elementi che compongono il patrimonio aziendale.

Distinguiamo a tale proposito tre tipi di fatti:

  • fatti permutativi;
  • fatti modificativi;
  • fatti misti.

I fatti di gestione che non comportano una variazione dell’entità del patrimonio netto sono detti permutativi. In questo caso il fatto di gestione comporta la variazione di due o più elementi del patrimonio netto per lo stesso importo, ma con segno contrario.

Ad esempio, preleviamo dal conto corrente bancario un importo di 1.000 euro. Il c/c bancario si riduce di 1.000, mentre la cassa aumenta di 1.000. L’effetto complessivo sull’entità del patrimonio netto è nullo. Chiaramente cambia la composizione delle stesso.

I fatti di gestione che comportano una variazione dell’entità del patrimonio netto sono detti modificativi. In questo caso il fatto di gestione fa variare l’entità del patrimonio netto.

Ad esempio, viene stralciato dalla contabilità un credito inesigibile di 1.000. I crediti verso i clienti si riducono di 1.000 e si rileva come contropartita una perdita di 1.000. L’effetto del fatto di gestione è la riduzione del patrimonio netto di 1.000.

I fatti di gestione che comportano solo in parte una variazione dell’entità del patrimonio netto sono detti misti.

Torniamo all’esempio precedente ed ipotizziamo che, dato un credito di 1.000, venga incassato in contanti l’importo di 300, mentre la parte restante del credito è stralciata perché inesigibile. In questo caso i crediti verso i clienti si riducono di 1.000, mentre aumenta la cassa per 300 e si rileva una perdita di 700. L’effetto complessivo del fatto complessivo sul patrimonio netto è di 700 (1.000 di riduzione del credito – 300 di aumento della cassa).

 
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