ESEMPIO DI RIPARTO PRO-RATA

UN ESEMPIO SU COME VIENE RIPARTITA LA MERCE TRA PIÙ ACQUIRENTI NEL CASO IN CUI SI APPLICA LA CLAUSOLA DEL PRO-RATA

Aggiornato al 07.06.2008

Ipotizziamo che 3 imprenditori (A, B, e C) abbiamo acquistato un carico di merce spedito alla rinfusa. La quantità imbarcata alla partenza ammonta a 21.000 tonnellate.

Dagli ordini di consegna risulta che la merce dovrà essere così ripartita:

  • A – 10.000 tonnellate
  • B - 8.000 tonnellate
  • C - 3.000 tonnellate.

La quantità giunta all’arrivo ammonta a 19.000 tonnellate e viene ritirata nel modo seguente:

  • A – 9.000 tonnellate
  • B - 7.500 tonnellate
  • C - 2.500 tonnellate.

Il prezzo corrente del giorno di arrivo della merce a destino è di euro 10 per tonnellata.

Procediamo al riparto pro-rata sia nel caso in cui il conguaglio è fatto in natura che nel caso in cui esso è fatto in denaro.

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Innanzi tutto occorre calcolare il coefficiente di riparto ovvero il rapporto tra la quantità giunta a destino e la quantità imbarcata.


Coefficiente di riparto = Quantità giunta a destino/ Quantità imbarcata = 19.000/ 21.000 =0,904762

Successivamente si procedere a calcolare la quantità spettante a destino a ciascun acquirente come prodotto tra le quantità ordinate da ciascuno e il coefficiente di riparto.

Quantità spettante = coefficiente di riparto x quantità ordinata

  • A – 0,904762 x 10.000 tonnellate = 9.048 tonnellate
  • B - 0,904762 x 8.000 tonnellate = 7.238 tonnellate
  • C - 0,904762 x 3.000 tonnellate = 2.714 tonnellate

I risultati ottenuti vanno arrotondati in modo che la somma delle quantità spettanti a ciascuno sia pari alla quantità giunta a destino

A questo è necessario determinare le quantità ricevute in più o in meno da ogni acquirente. Si tratta, cioè di determinare la differenza tra quantità ordinata e quantità ritirata.


Riparto pro-rata

Se le differenze vengono regolate in quantità, l’acquirente B dovrà restituire:

  • ad A, 48 tonnellate di merce;
  • a C, 214 tonnellate di merce.

Se, invece il conguaglio avviene in denaro, l’acquirente B dovrà restituire:

  • ad A, 480 euro, ovvero 48 tonnellate di merce x 10 euro;
  • a C, 2.140 euro, ovvero 214 tonnellate di merce x 10 euro.

 
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