SOVVENZIONE CAMBIARIA

UNA DELLE POSSIBILI OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO DELL'IMPRESA

Aggiornato al 03.10.2008

La sovvenzione cambiaria, denominata spesso sconto di pagherò diretto, rappresenta un’ operazione di finanziamento alla quale può ricorrere l’impresa.

Con questa operazione la banca concede all’impresa cliente un prestito per un determinato importo e ad una certa scadenza. A fronte di tale prestito, la banca chiede il rilascio di un pagherò a suo favore. Spesso il pagherò è avallato da una o più persone.

L’ammontare dell’effetto rappresenta l’ importo nominale del prestito. La banca non anticipa al cliente tale importo, bensì il netto ricavo dato dall’importo nominale, meno gli interessi, le commissioni e il bollo della cambiale. Tale somma viene, in genere, accreditata dalla banca sul c/c del cliente.

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Solitamente la sovvenzione cambiaria rappresenta un prestito a breve termine: il più delle volte il pagherò è rilasciato a 4 mesi. Tuttavia, l’operazione può essere prorogata nel tempo attraverso il rinnovo totale o parziale, alla scadenza, del pagherò. Eventualmente, al momento del rinnovo, le condizioni inizialmente concordate possono essere rinegoziate. Questa situazione si verifica sovente quando la sovvenzione cambiaria è utilizzata come fonte di finanziamento per far fronte all’acquisto di beni strumentali.

Poiché la sovvenzione cambiaria è un prestito di importo e scadenza predeterminati, essa si presta soprattutto a far fronte ad esigenze finanziarie dell’impresa ben individuate.

Inoltre, poiché la scadenza è certa, l’impresa non corre il rischio di trovarsi di fronte ad improvvise richieste di rimborso.

 
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