RICEVUTE BANCARIE

COME FUNZIONA LA RICEVUTA BANCARIA

Aggiornato al 12.05.2012

Spesso le imprese non procedono direttamente ad incassare i propri crediti commerciali, ma si avvalgono del servizio di incasso offerto dalle banche.

Queste ultime incassano gli effetti per conto delle imprese.

Attualmente, è piuttosto raro il caso di incasso di cambiali, mentre molto più frequente è l’ipotesi di incasso delle ricevute bancarie.

La ricevuta bancaria è un documento probatorio del credito. Tale documento contiene l’indicazione del debitore e del creditore, gli estremi della fattura dalla quale scaturisce il credito commerciale, l’importo dell’operazione e la data di scadenza.

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Il documento viene girato alla banca del creditore prima della sua scadenza. A sua volta la banca invia al debitore un avviso nel quale viene indicato lo sportello presso il quale procedere al pagamento.

Quando il debitore effettua il pagamento la banca gli consegna la ricevuta sulla quale è apposta la quietanza da parte del creditore.

Nell’ipotesi, invece, che il debitore non dovesse pagare alla scadenza, la banca restituisce la ricevuta al creditore.

In questo caso, poiché la ricevuta bancaria non è considerata un titolo di credito, non potrà procedersi ad elevare il protesto.

La ricevuta bancaria non è destinata alla circolazione: la girata alla banca per l’incasso, non implica, infatti, il trasferimento del credito in essa menzionata e, dunque, non implica la circolazione del diritto.

Attualmente le ricevute bancarie (dette anche RiBa) non circolano più materialmente, ma solo telematicamente.

 
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