STRATEGIE

COME CABIANO NEL TEMPO

Aggiornato al 23.10.2007
di www.best-control.it

Le principali teorie fisiche di cui si discute nell’ultimo decennio (che prendono le mosse dalla teoria della relatività e dalla teoria quantistica) si fondano sull’asserto che il tempo come noi lo conosciamo è una nostra convenzione e che il passato, il presente ed il futuro convivono e che prima o poi si troverà il sistema per poterci spostare da uno stato all’altro. Se fosse così probabilmente il risultato delle nostre azioni è già stato scritto, ma come raggiungere il risultato è tutto da discutere dal momento che dipende dalla sequenza degli avvenimenti. Numerosi libri sono disponibili sull’argomento e molti recenti film dimostrano l’interesse generale su questi studi.

Se la sequenza degli avvenimenti è la cosa importante per raggiungere un risultato (non si possono utilizzare i fondi in banca se prima non sono arrivati gli incassi) la definizione di una strategia è la base di partenza. La revisione della strategia che tenga conto del mutato panorama del teatro delle operazioni è ancora più importante perché la successione degli avvenimenti cambia la situazione di partenza.


Strategie


Il cambiamento avviene sia per quanto il tempo sia per quanto riguarda le probabilità di realizzazione (indicate con “p” al primo nodo decisionale).

L’albero delle decisioni precedente assume una connotazione diversa se nella sua definizione si tiene conto dei tempi di realizzazione quando la strategia viene definita.

Introducendo i tempi le cose cambiano notevolmente soprattutto con riferimento alle probabilità (i quadrati blu indicano la presunta data di realizzazione).


Strategie


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Come si vede la prima attività da svolgere è diventata la riduzione costi, ottimizzazione e ricerca della redditività per rendere l’azienda appetibile per un nuovo socio.

Il piano delle attività conseguenti è quello esposto.


Strategie


Dopo alcuni mesi le condizioni cambiano ma non il risultato finale che si intende raggiungere. Conseguentemente la strategia viene adeguata al cambiamento delle condizioni.


Piano delle attività


Come si nota l’obiettivo finale resta quello della cessione (potrebbe anche cambiare perché è comunque un risultato intermedio nella vita dell’azienda) ma la successione degli avvenimenti è mutata (anche le probabilità e i tempi) per tener conto della nuova realtà che si è manifestata.

In pratica:

  • Definire il piano strategico con l’obiettivo che si intende raggiungere;
  • Assegnare tempi di realizzazione, probabilità, chi se ne occupa e vantaggi lungo il percorso e nel risultato finale;
  • Controllare periodicamente (di solito ogni mese) l’andamento del piano e rivederlo in base ai cambiamenti intervenuti;

Durante il controllo periodico:

  • Verificare se le ipotesi iniziali sono ancora valide;
  • Ridefinire tempi, percorso, probabilità e risultati attesi (avvicinandosi alla data di realizzazione prevista è molto facile capire se il piano si sta realizzando o meno);
  • Se necessario modificare la strategia (gli errori di valutazione sono spesso dovuti ad un punto di osservazione o metodo di calcolo errati).

 
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