CALCOLO DELL'IRI

UN ESEMPIO SU COME VA CALCOLATA L'IMPOSTA SUL REDDITO D'IMPRESA

Aggiornato al 01.01.2019
L’Imposta sul Reddito d’Impresa è stata abolita con la L.145/2018, art. 1, comma 1055.

Vediamo, di seguito, due esempi che illustrano le modalità di calcolo dell’Imposta sul Reddito dell’impresa (IRI).

L’art.55-bis del TUIR prevede che, dal reddito determinato secondo le regole consuete, vengano dedotte le somme prelevate dall’imprenditore, dai collaboratori familiari o dai soci, dall’utile dell’esercizio e dalle riserve di utili, nei limiti del reddito del periodo d’imposta e dei periodi precedenti assoggettati a tassazione separata al netto delle perdite residue computabili in diminuzione dei redditi dei periodi d’imposta successivi.

Per ciò che concerne i prelievi di utili è fondamentale determinare il plafond IRI che rappresenta il limite massimo di possibili prelevamenti da parte dell’imprenditore o dei soci.

Come noto i prelevamenti devono essere effettuati nei limiti del reddito del periodo d’imposta e dei periodi precedenti assoggettati a tassazione separata.


Esempio 1:
si ipotizzi il caso in cui non vi siano perdite negli esercizi esaminati, ma solamente utili conseguiti e prelevamenti da parte dell’imprenditore.


In questa ipotesi la base imponibile IRI è data dal reddito prodotto, e determinato sulla base delle norme del TUIR fissate per le imprese soggette ad IRPEF, al netto dei prelevamenti di utili.


Calcolo dell'IRI


PERDITE SUBITE

Le perdite, nelle imprese soggette al regime IRI, sono riconducibili a due tipi diversi di eventi:

  • prelevamenti superiori rispetto agli utili prodotti;
  • normali perdite di gestione dovute a componenti negativi di reddito superiori rispetto ai componenti positivi.

A tale proposito, l’Amministrazione finanziaria, nel corso del Telefisco del 02/02/2017 ha precisato che "il plafond IRI va determinato computando in aumento i redditi assoggettati a tassazione separata (sia nel periodo d’imposta che nei periodi d’imposta precedenti) e in diminuzione le perdite residue non ancora utilizzate. Pertanto, laddove tali perdite siano utilizzate, le stesse non dovranno essere portate in diminuzione del plafond IRI".

L'ARTICOLO PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'


Esempio 2:
si ipotizzi il caso in cui negli esercizi esaminati vi siano delle perdite dovute a prelievi dell’imprenditore superiori rispetto agli utili prodotti.



Calcolo dell'IRI

(1) importo così calcolato: 60 = 70-10. I prelevamenti sono stati fatti per 50 sull’utile dell’esercizio e per 10 sugli utili degli esercizi precedenti che avevano già scontato l’IRI

(2) importo così calcolato: 20 = 80-50-10. La perdita dell’esercizio precedente riduce la base imponibile IRI

(3) importo così calcolato: 220 = 150+80-10 = 220.

(4) importo così calcolato: 90 = 60+80-50. Il plafond non deve più essere diminuito della perdita già utilizzata.

 
Gli altri approfondimenti sull’argomento:
 
I nostri prodotti
Ebook e corsi on line
EconomiAziendale.net

LezioniDiMatematica.net

DirittoEconomia.net

StoriaFacile.net

SchedeDiGeografia.net

LeMieScienze.net