PROVVIGIONI PRECONTATE

IL CONCETTO DI PROVVIGIONI PRECONTANTE E IL LORO TRATTAMENTO CONTABILE DA PARTE DELL'AGENTE

Aggiornato al 27.09.2024

Si chiamano provvigioni precontante, quelle provvigioni che vengono corrisposte agli agenti, su contratti pluriennali facendo riferimento alla durata globale del contratto, ma in un’unica soluzione.

Le provvigioni percepite dagli agenti sono componenti positivi del reddito d’impresa e, in quanto tali, devono concorrere alla formazione del reddito in base al principio di competenza.

L’agente dovrà ripartire la provvigione sull’intero arco temporale della durata del contratto imputando a ciascun esercizio la quota di competenza. Dal punto di vista contabile, tale imputazione deve essere fatta mediante l’uso dei risconti passivi.


Pertanto:

  • le provvigioni spettanti agli agenti su contratti aventi durata annuale, concorrono a formare il reddito dell’agente in unica soluzione, in quanto anche il premio è unico;
  • le provvigioni su contratti di durata pluriennale, che sono dette, per l’appunto precontante, sono la somma di tante provvigioni autonome che maturano a fronte delle rate di premio che dovranno essere corrisposte negli anni compresi nel periodo di validità del contratto. Esse, pertanto, concorrono a formare il reddito degli esercizi in cui scadono le rate del contratto (RM 161/1998).


Esempio:
l’agente Rossi Mario riscuote una provvigione pari a 1.000 euro su un contratto di assicurazione della durata di 5 anni. La provvigione è incassata per intero nel primo esercizio. L’agente non si avvale di collaboratori o di terzi pertanto la ritenuta viene applicata in fattura nella misura del 23% sul 50% delle provvigioni. Il contributo enasarco è pari al 17,00% ed è per metà a carico dell’agente e per metà a carico dell’azienda mandante.


Le registrazioni che egli dovrà effettuare sono le seguenti:

  1. AL MOMENTO DELL’EMISSIONE DELLA FATTURA

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    ../../.. CREDITI V/AZIENDA MANDANTE 1.220,00  
    ../../.. PROVVIGIONI PRECONTATE   1.000,00
    ../../.. IVA NS/DEBITO   220,00

  2. AL MOMENTO DELL’INCASSO DELLA FATTURA

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    ../../.. TITOLARE C/RITENUTE SUBITE* 115,00  
    ../../.. TITOLARE C/CONTRIBUTI ENASARCO** 85,00  
    ../../.. BANCA C/C 1.020,00  
    ../../.. CREDITI V/AZIENDA MANDANTE   1.220,00

    * Titolare c/ritenute subite : 1.000 x 50% = 500 x 23% = 115.

    ** Titolare c/contributi enasarco: 1.000 x 17.00% = 170 x 50% = 85,00.

    L'ARTICOLO PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

  3. AL TERMINE DEL PRIMO ESERCIZIO

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    31/12/x PROVVIGIONI PRECONTATE 800,00  
    31/12/x RISCONTI PASSIVI***   800,00

    *** Risconti passivi: Provvigioni precontante 1.000/ anni del contratto 5 = 200 provvigione di competenza di ognuno dei 5 esercizi

    Provvigioni complessive 1.000 - quota di competenza dell’esercizio 200 = provvigioni da rinviare ai futuri esercizi 800.

  4. ALL’INIZIO DEL SECONDO ESERCIZIO

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    01/01/x+1 RISCONTI PASSIVI 800,00  
    01/01/x+1 PROVVIGIONI PRECONTANTE   800,00


  5. AL TERMINE DEL SECONDO ESERCIZIO

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    31/12/x+1 PROVVIGIONI PRECONTATE 600  
    31/12/x+1 RISCONTI PASSIVI****   600

    **** Provvigioni precontate 800 - quota di competenza dell’esercizio 200 = provvigioni da rinviare ai futuri esercizi 600.

    Si procederà così a rilevare la quota di competenza fino al 5° esercizio.


 
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