MINIMO TABELLARE
COME PUÒ VARIARE IL MINIMO TABELLARE APPLICABILE, NELL'AMBITO DELLO STESSO CCNL E DELLO STESSO LIVELLO
Il minimo tabellare rappresenta il compenso minimo spettante al lavoratore dipendente in base al contratto collettivo di categoria applicabile e al livello o qualifica di inquadramento del dipendente.
I minimi tabellari sono aggiornati con cadenza biennale e vengono riconosciuti a tutti i lavoratori ai quali viene applicato un certo CCNL aventi il medesimo livello.
Tale regola, tuttavia, può presentare delle eccezioni.
Ad, esempio, alcuni contratti collettivi possono prevedere l’applicazione, a parità di livello, di un minimo tabellare diverso a seconda dell’ anzianità di servizio.
E’ possibile, in alcuni casi, che sia previsto un salario di ingresso per i lavoratori di nuova assunzione, inferiore rispetto a quello spettante ai lavoratori già in servizio presso l’azienda e ciò a parità di livello.
Altri elementi che possono portare ad applicare un diverso minimo tabellare, a parità di CCNL applicabile e di livello, sono:
- l’età del lavoratore, ad esempio è possibile che il CCNL preveda una paga base differente a seconda che il lavoratore sia o meno maggiorenne;
- il titolo di studio in suo possesso, ad esempio il CCNL può fissare una maggiorazione sui minimi di retribuzione per gli impiegati laureati o diplomati di scuole medie superiori che hanno superato il periodo di prova e che sono adibiti a mansioni inerenti al loro titolo di studio;
- le dimensioni dell’azienda, ad esempio è possibile che la paga base sia diversa per aziende che operano nel medesimo settore, ma sono di dimensioni diverse;
- la collocazione geografica dell’azienda, il CCNL può prevedere importi dei minimi tabellari diversi a seconda che l’azienda sia collocata in zone urbane o rurali oppure in città capoluogo di regione o di provincia.
Retribuzione di fatto
Nozione di retribuzione
Calcolo della retribuzione
La paga base