DEDUCIBILITA' DELLE SANZIONI
LE SANZIONI PAGATE DA UN’IMPRESA SONO DEDUCIBILI NELLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO?
Capita sovente che l’impresa sia chiamata a pagare delle sanzioni civili, penali o amministrative.
Spesso ci si chiede come ci si debba comportare dal punto di vista fiscale: cioè se tali sanzioni siano o meno deducibili nella determinazione del reddito d’impresa.
Premettiamo che:
- le sanzioni rappresentano, in ogni caso, ai fini civilitici, dei componenti di reddito;
- sotto il profilo fiscale non esiste nessuna specifica norma che stabilisce la deducibilità o meno delle sanzioni.
Fatte queste premesse bisogna dire che la materia è alquanto controversa e non esiste una posizione univoca.
Esiste una prima tesi secondo la quale la deducibilità delle sanzioni va valutata caso per caso ed è collegata col tipo di sanzione.
Secondo tale tesi, le sanzioni si differenziano in:
- sanzioni risarcitorie, che hanno cioè la funzione di risarcire un danno, che sarebbero deducibili;
- sanzioni afflittive, che hanno cioè un carattere punitivo, che non sarebbero deducibili.
La tesi prevalente, tuttavia, ritiene che le sanzioni siano in ogni caso non deducibili in quanto si tratta di costi per i quali manca il principio di inerenza.
Infatti, l’art.109 del TUIR prevede che le spese e gli altri componenti negativi di redditi, per i quali le norme tributarie non dispongono diversamente, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito.
Infine, alcuni sostengono che la deducibilità delle sanzioni non può essere esclusa a priori in quanto, come si è detto prima, nessuna norma del TUIR ne prevede espressamente l’indeducibilità con la conseguenza che, laddove la sanzione, nel caso concreto, sia inerente all’esercizio dell’impresa essa deve considerarsi deducibile.
