BUONI PASTO

COSA SONO I BUONI PASTO E QUALI CARATTERISTICHE DEVONO PRESENTARE

Aggiornato al 10.09.2020

I buoni pasto, chiamati anche ticket restaurant, sono dei titoli che consentono l’acquisto di un pasto o di prodotti alimentari nei limiti del valore monetario ad essi attribuiti (detto valore facciale del buono). Essi vengono riconosciuti ai lavoratori nel caso in cui siano previsti dai contratti collettivi nazionali e aziendali o dai contratti individuali e rappresentano, per questi ultimi, un beneficio indiretto.

L’uso di dare ai lavoratori dei buoni pasto costituisce un modo per indennizzarli del fatto di dover restare a mangiare fuori casa quando l’impresa non fornisce ai dipendenti un servizio mensa.

Per poter dare ai propri dipendenti i buoni pasto, l’impresa affida a delle apposite società emittenti l’incarico di fornire un servizio alternativo di mensa attraverso una rete di esercenti convenzionati con essa. Da queste società, il datore di lavoro acquista i buoni pasto che verranno successivamente distribuiti ai dipendenti.

Il dipendente, consumato il pasto presso uno degli esercizi convenzionati, consegna il buono pasto in pagamento. E’ la società emittente che, successivamente, ritira i buoni pasto e paga l’esercizio convenzionato per il servizio reso al lavoratore.

I buoni pasto possono essere utilizzati anche in giornate non lavorative, esclusivamente dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale, anche nel caso in cui l’orario di lavoro non preveda una pausa per il pasto. Possono essere utilizzati anche dai soggetti che hanno instaurato con l’azienda un rapporto di collaborazione anche non subordinato.

Essi non sono cedibili, commercializzabili, o convertibili in denaro. A partire dall’01/09/2017 i buoni pasto sono cumulabili non oltre il limite di 8 buoni. In precedenza i buoni pasto non erano affatto cumulabili. Il DM 122/2017, che ha introdotto tale novità, non precisa però se 8 buoni pasto è il limite massimo giornaliero o se è il limite massimo spendibile nel momento dell’utilizzo.


Esempio:

  • limite di 8 buoni pasto giornalieri. Il lavoratore può usare solamente 8 buoni pasto nell’arco della giornata. Esempio: 6 buoni pasto al supermercato e 4 buoni pasto al bar nell’arco di una giornata;
  • limite di 8 buoni pasto per utilizzo. Esempio: 8 buoni pasto al bar e 8 buoni pasto al supermercato nell’arco di una giornata.

I buoni pasto possono essere di due tipi:

  • cartacei;
  • elettronici.

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I dati che devono essere riportati sul buono pasto cartaceo sono:

  • codice fiscale o ragione sociale del datore di lavoro;
  • ragione sociale e codice fiscale della società emittente;
  • valore facciale espresso in valuta corrente;
  • termine temporale di utilizzo;
  • spazio riservato per l’apposizione della data di utilizzo, della firma del titolare e del timbro dell’esercizio convenzionato presso il quale il buono pasto viene utilizzato;
  • la dicitura "il buono pasto non è cedibile, né cumulabile oltre il limite di otto buoni, né commerciabile, né convertibile in denaro; può essere utilizzato solo se datato e sottoscritto dal titolare".

I buoni pasto elettronici consistono in card o badge. In questo caso al dipendente viene rilasciato un apposito badge con i suoi dati anagrafici. Presso gli esercizi convenzionati sono installati degli appositi terminali (POS) che permettono di identificare il soggetto utilizzatore e il momento in cui egli usufruisce del servizio.

 
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