BUONI PASTO: SCRITTURE CONTABILI

LE SCRITTURE CONTABILI REDATTE DALL'IMPRESA-DATORE DI LAVORO

Aggiornato al 10.09.2020

Qualora un’impresa distribuisce dei buoni pasto ai dipendenti deve:

  • acquistare i buoni pasto da un’azienda emittente;
  • consegnare i buoni pasto ai dipendenti che li useranno negli esercizi convenzionati per il pagamento del pasto consumato o per l’acquisto di generi alimentari.

Vediamo quali scritture contabili deve redigere l’impresa-datore di lavoro.

Al momento dell’acquisto dei buoni pasto l’azienda rileva il debito verso l’azienda fornitrice di buoni pasto. Come contropartita dell’operazione viene registrato un credito diverso sempre verso tale azienda. Questo perché il costo sostenuto deve essere rilevato, in base al principio di competenza, solamente al momento in cui il dipendente usufruisce del buono pasto.


Esempio:
l’impresa Alfa Srl ha acquistato buoni pasto per 2.600 €. IVA 4%.


La scrittura da redigere al momento dell’acquisto sarà la seguente:

Data Conto Importo Dare Importo Avere
../../.. FORNITORE BUONI PASTO 2.600  
../../.. IVA SU ACQUISTI DETRAIBILE 104  
../../.. FORNITORI   2.704

La voce Fornitori buoni pasto va portata nello Stato patrimoniale tra gli altri crediti dell’attivo circolante (C.5-quater).

Al momento della consegna dei buoni pasto ai dipendenti occorre procedere a rilevare il costo sostenuto.


Esempio:
nel giorno x vengono consegnati ai dipendenti tutti i buoni pasto precedentemente acquistati.


La scrittura da redigere è la seguente:

Data Conto Importo Dare Importo Avere
../../.. COSTI PER BUONI PASTO AI DIPENDENTI 2.600  
../../.. FORNITORI BUONI PASTO   2.600

Il conto Costi per buoni pasto ai dipendenti va portato nel Conto economico, tra i costi per servizi (B.7).

 
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