SVALUTAZIONE PER PERDITE DUREVOLI DI VALORE DELLE IMMOBILIZZAZIONI
ALCUNI ESEMPI DI APPLICAZIONE DELL'APPROCCIO SEMPLIFICATO
Vediamo, di seguito, due esempi di applicazione dell’approccio semplificato previsto dall’OIC 9 per la decisione di un’eventuale svalutazione per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni.
Ricordiamo, a tale proposito, che è necessario effettuare un confronto tra:
- la capacità di ammortamento
e
- la sommatoria degli ammortamenti futuri.
Esempio 1:
la società Alfa Srl ha iscritti in bilancio, alla data del 31/12 dell’anno x, le seguenti immobilizzazioni materiali ed immateriali
- cespite A: valore netto contabile 800 - vita utile residua 5 anni;
- cespite B: valore netto contabile 900 - vita utile residua 5 anni;
- avviamento: valore netto contabile 600 - vita utile residua 5 anni.
Il valore netto contabile è stato determinato tenendo conto della quota di ammortamento calcolata al termine dell’esercizio x.
I piani aziendali permettono di prevedere il seguente andamento prospettico della gestione:
Vediamo il piano di ammortamento delle immobilizzazioni:
Ora andiamo a confrontare la capacità di ammortamento con il totale degli ammortamenti
La capacità di ammortamento complessiva del periodo esaminato è pari a 6.100 e permette di recuperare le immobilizzazioni iscritte in bilancio al termine dell’esercizio x il cui valore netto contabile è pari a 2.300.
Di conseguenza non si deve procedere a nessuna svalutazione nonostante il primo esercizio chiuda in perdita.
Esempio 2:
la società Alfa Srl ha iscritti in bilancio, alla data del 31/12 dell’anno x, le seguenti immobilizzazioni materiali ed immateriali
- cespite A: valore netto contabile 800 - vita utile residua 5 anni;
- cespite B: valore netto contabile 900 - vita utile residua 5 anni;
- avviamento: valore netto contabile 600 - vita utile residua 5 anni.
I piani aziendali permettono di prevedere il seguente andamento prospettico della gestione:
Vediamo il piano di ammortamento delle immobilizzazioni:
Ora andiamo a confrontare la capacità di ammortamento con il totale degli ammortamenti
La capacità di ammortamento complessiva del periodo esaminato è pari a 1.000. Essa non consente di recuperare le immobilizzazioni iscritte in bilancio al termine dell’esercizio x il cui valore netto contabile è pari a 2.300.
Di conseguenza è necessario svalutare le immobilizzazioni per 1.300.
La perdita va attribuita prima di tutto all’eventuale avviamento iscritto in bilancio, che nel nostro caso è pari a 600. E per la parte restante (1.300 - 600 = 700) va attribuita alle altre immobilizzazioni, in proporzione al valore netto contabile.
Quindi avremo:
Di conseguenza si dovrà procedere a svalutare:
- totalmente l’avviamento (600 euro);
- il cespite A per 329,42 euro;
- il cespite B per 370,58 euro.
Svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
Perdita durevole di valore delle immobilizzazioni