RISERVA DA DEROGA EX-ART.2423 DEL CODICE CIVILE

QUANDO E' PRESENTE IN BILANCIO E QUALI CARATTERISTICHE HA

Aggiornato al 25.05.2022

Il secondo comma dell'art.2423 del Codice civile contiene quella che viene definita clausola generale del bilancio. Tale comma recita: "il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio”. Possiamo dire che questo è l'obbiettivo che deve essere raggiunto dal bilancio.

Tuttavia, lo stesso articolo al comma 5 prevede che, in casi eccezionali, non devono essere applicate le disposizioni del Codice civile contenute dagli articoli 2423-bis e seguenti (relative alla determinazione e rappresentazione dei valori contabili) quando esse sono incompatibili con la rappresentazione chiara, veritiera e corretta.

In caso di deroga alla clausola generale è necessario:

  • indicare, nella Nota integrativa, i motivi della deroga e l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico;
  • iscrivere gli eventuali utili derivanti dalla deroga in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato.

DEROGA

Il bilancio ha come obiettivo inderogabile quello di fornire una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società e del risultato economico dell'esercizio.

Pertanto, se l'applicazione delle norme in materia di bilancio contrasta con tale obiettivo, le suddette norme non devono essere applicate.

Normalmente le norme che possono comportare la necessità di applicare la deroga, sono quelle relative alla determinazione dei valori contabili e alla loro rappresentazione. La deroga, però, può essere applicata anche relativamente a norme relative alla Nota integrativa o agli allegati di bilancio.

Qualora ne sussistano i presupposti la deroga è obbligatoria.


PRESUPPOSTI DELLA DEROGA

Due sono i presupposti che devono sussistere perché si possa far ricorso alla deroga:

  • deve trattarsi di un caso eccezionale nel quale l'applicazione della norma contrasta con la rappresentazione veritiera e corretta.

    Chiaramente occorre poter provare l'esistenza di tale caso eccezionale e motivare nella Nota integrativa i motivi della deroga;

  • l'applicazione della norma deve contrastare con la clausula generale.

La Nota integrativa, inoltre, deve indicare le conseguenze della deroga sul capitale e sul reddito ed evidenziare come si sarebbe presentato il bilancio se non fosse stata applicata la deroga.


L'ARTICOLO PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'


RISERVA DA DEROGA EX ART.2423 CODICE CIVILE

Qualora si applichi la deroga prevista dall'art.2423, comma 5, potrà accadere che dal bilancio risultino degli utili extra che non sarebbero stati rilevati se non fosse stata applicata la deroga.

Quando parliamo di utili extra intendiamo sia eventuali maggiori utili che eventuali minori perdite. Essi possono essere dovuti alla rilevazione di componenti positivi di reddito o alla cancellazione di componenti negativi di reddito o ad un incremento del patrimonio netto che altrimenti non si sarebbero avuti.

E' evidente, quindi, che tale riserva costituisce una riserva di utili.

Gli utili extra eventualmente rilevati in applicazione della deroga non possono essere distribuiti ma vanno accantonati in una riserva non distribuibile.

La riserva in questione può divenire distribuibile solamente nella misura in cui, il maggior utile derivante dall'applicazione della deroga, risulta essere realmente realizzato. Chiaramente la norma serve ad evitare che vengano distribuiti utili non ancora realizzati e che potrebbero anche non essere mai realizzati.

La riserva si libera nel momento in cui il valore è recuperato. Così, ad esempio, nel caso in cui la riserva viene costituita in seguito alla rivalutazione economica di un bene, cioè in seguito ad una rivalutazione che abbia come finalità quella di far emergere in bilancio i plusvalori insiti nei beni aziendali, la riserva si libera con l'ammortamento del bene in questione o con la dismissione.

Per quanto riguarda la disponibilità della riserva da deroga occorre precisare che esistono due tesi differenti:

  • secondo alcuni ci troviamo di fronte ad una riserva non distribuibile, ma disponbile che potrà essere impiegata
    • per la copertura di eventuali perdite;
    • per l'aumento gratuito del capitale sociale;
  • secondo altri la riserva può essere impiegata esclusivamente per la copertura di eventuali perdite, mentre non può essere usata per l'aumento gratuito del capitale sociale in quanto, in questo modo, si finirebbe con il liberare prima del tempo la riserva stessa.

NOTA INTEGRATIVA

Come si è già detto la Nota integrativa deve indicare:

  • i motivi della deroga;
  • le conseguenze della deroga sul capitale e sul reddito, nonché come si sarebbe presentato il bilancio se non fosse stata applicata la deroga.

Inoltre, ricordiamo che l'art.2427 del Codice civile, punto 7-bis, prevede che le voci del patrimonio netto siano analiticamente indicate nella Nota integrativa con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi. La norma in esame, chiaramente, riguarda anche la riserva da deroghe.

 
Gli altri approfondimenti sull’argomento:
 
I nostri prodotti
Ebook e corsi on line
EconomiAziendale.net

LezioniDiMatematica.net

DirittoEconomia.net

StoriaFacile.net

SchedeDiGeografia.net

LeMieScienze.net