CURRENT RATIO
MODALITÀ DI CALCOLO E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI
Uno degli indici maggiormente utilizzati per l’esame delle condizioni di liquidità di un’impresa è il current ratio detto anche indice di liquidità generale o indice di disponibilità.
COME SI CALCOLA
Il current ratio è dato dal rapporto tra le attività correnti e le passività correnti dell’impresa.
Current ratio = Attività correnti/ Passività correnti
Facciamo un esempio.
Ipotizziamo che lo stato patrimoniale riclassificato dell’impresa al 31/12 sia il seguente:
L'indice generale di liquidità sarà:
Current ratio = Attività correnti/ Passiità correnti =
64.400/ 35.000 = 1,84
COSA ESPRIME
Il current ratio esprime la capacità dell’impresa di far fronte alle uscite correnti (rappresentate dalle passività correnti) con entrate correnti (rappresentate dalle attività correnti).
QUALI VALORI PUO’ ASSUMERE
Il current ratio può assumere i seguenti valori:- MAGGIORE DI UNO
QUANDO:
Le attività correnti sono maggiori della passività correnti
SIGNIFICA CHE:
L’impresa è in grado di far fronte alle uscite future, derivati dall’estinzione delle passività a breve, con le entrate future provenienti dal realizzo delle attività correnti.
- UGUALE A UNO
QUANDO:
Le attività correnti e le passività correnti sono uguali
SIGNIFICA CHE:
La situazione di liquidità dell’impresa è critica poiché le entrate future provenienti dal realizzo delle attività correnti sono appena sufficienti a coprire le uscite future, derivati dall’estinzione delle passività a breve.
-
MINORE DI UNO
QUANDO:
Le attività correnti sono inferiori delle passività correnti
SIGNIFICA CHE:
La situazione di liquidità dell’impresa è grave poiché le entrate future provenienti dal realizzo delle attività correnti non sono sufficienti a coprire le uscite future, derivati dall’estinzione delle passività a breve.
QUALI SONO I VALORI OTTIMALI
Esistono delle indicazioni su quelli che sono i valori ottimali che il current ratio dovrebbe assumere: in pratica si tratta di valori standard che sono stati formati soprattutto sulla base delle esperienze americane.
Trattandosi di dati standard, ottenuti attraverso il calcolo di medie, occorre prendere questi valori con cautela tenendo conto che possono attenuare le diversità rilevabili nelle varie aziende, proprio perché sono medie di settore.
Ecco i valori standard proposti dalla dottrina:
- > 2: Situazione di liquidità ottimale
- Tra 1,5 e 1,7: Situazione di liquidità soddisfacente
- < 1,25: Situazione di liquidità da tenere sotto controllo
- < 1 : Situazione di crisi di liquidità
Attenzione però, anche indici di liquidità eccessivamente superiori a 2 possono indicare la presenza di problemi. In particolare ci si trova di fronte ad un’impresa con un’ eccessiva liquidità che potrebbe essere investita in modo economicamente più conveniente.
Il margine di tesoreria
Analisi per indici
Gli investimenti dell’impresa - come riclassificarli sotto il profilo finanziario
Indici di liquidità
Quick ratio
Current ratio e quick ratio
Indice di liquidità generale e capitale circolante netto
Indice di liquidità primaria e margine di tesoreria
Indice di importanza della liquidità