SISTEMI SUPPLEMENTARI

DI COSA SI TRATTA

Aggiornato al 04.04.2009

Un sistema è un insieme ordinato di scritture riguardanti un oggetto complesso.

Esistono vari sistemi, ad esempio, il sistema del reddito, il sistema patrimoniale, il sistema del capitale e del risultato economico.

Tra i vari sistemi abbiamo anche i sistemi supplementari. Questi ultimi sono detti anche sistemi minori o pseudo-sistemi. Infatti il loro scopo è quello di tenere traccia di alcune operazioni particolari, come particolari rischi assunti dall’impresa, beni dell’impresa temporaneamente presso terzi, ecc..

I sistemi supplementari possono avere per oggetto:

  • i beni di terzi presso l’azienda;
  • i beni dell’azienda presso terzi;
  • gli impegni derivanti da contratti già conclusi con esecuzione differita;
  • i rischi assunti e quelli ceduti.

Il sistema dei beni di terzi ha per oggetto i beni di terzi che sono momentaneamente presso l’azienda, in deposito, in cauzione, in garanzia o per altre ragioni. Scopo di tale sistema è quello di tenere distinti i beni dei terzi da quelli dell’impresa, dato che i primi non fanno parte del patrimonio aziendale.

Il sistema dei beni dell’azienda presso terzi ha per oggetto i beni che, pur essendo di proprietà dell’impresa, si trovano temporaneamente presso terzi in custodia, cauzione, garanzia o per altre ragioni.

Il sistema degli impegni ha per oggetto gli impegni assunti dall’impresa relativi a contratti ad esecuzione differita o ad operazioni da effettuare per conto terzi.

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Infine, il sistema dei rischi ha per oggetto i rischi assunti dall’impresa e quelli ceduti a terzi, come rischi relativi alla concessione di avalli e fideiussioni.

Non necessariamente queste operazioni devono essere rilevate in partita doppia. Di esse, infatti, si può tenere traccia anche in registri elementari o con delle semplici annotazioni effettuate sul libro giornale.

Qualora si opti per rilevare le operazioni sul libro giornale, con il metodo della partita doppia occorre utilizzare i cosiddetti conti d’ordine.

I conti d’ordine sono di due tipi:

  • i conti all’oggetto;
  • i conti al soggetto.

I conti all’oggetto sono usati per rilevare i beni che l’impresa riceve o trasferisce a terzi o ancora gli impegni assunti o trasferiti o i rischi.

I conti al soggetto sono usati per rilevare i soggetti dai quali si ricevono i beni o ai quali si trasferiscono gli stessi o ancora i soggetti ai quali si trasferiscono gli impegni o i rischi e così via.

Gli articoli in partita doppia si compongono nel modo seguente:



Conti all’oggetto a Conti al soggetto

OPPURE

Conti al soggetto a Conti all’oggetto

 
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