POSIZIONE FINANZIARIA NETTA E CAPITALE PROPRIO

COME POSSIAMO IMPIEGARE LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA NELLE ANALISI DI BILANCIO

Aggiornato al 11.01.2012

Il calcolo della posizione finanziaria netta dell’impresa può essere impiegato per alcune analisi relative alla solidità patrimoniale dell’impresa.


La solidità patrimoniale è strettamente legata alla sua solvibilità nel medio-lungo termine e dipende essenzialmente da due fattori:

  • corrispondenza tra fonti di finanziamenti ed investimenti per quanto attiene alla loro durata;
  • grado di indebitamento e quindi dipendenza da finanziatori esterni all’impresa.

Un primo indice che può essere calcolato impiegando la posizione finanziaria netta è dato dal rapporto tra questa e il capitale proprio.

Indichiamo con:


PFN: la posizione finanziaria netta
CP: il capitale proprio.

Avremo:


PFN/CP.


Esempio
PFN: 12.400
CP: 85.000


Il nostro indice sarà:


12.400/85.000 = 0,15.

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Nel nostro esempio l’indice indica che la posizione finanziaria netta rappresenta meno della sesta parte del patrimonio netto.

Prendiamo in esame un altro caso.


Esempio
PFN: 185.000
CP: 90.000

Il nostro indice sarà:


185.000/90.000 = 2,06.

In questo caso la posizione finanziaria netta è più di due volte superiore al capitale proprio.

Vediamo ora quali valori può assumere il nostro indice:


1 quando PFN = CP
> 1 quando PFN > CP
< 1 quando PFN < CP
0 quando PFN = 0
< 0 quando PFN < 0

 
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