CREDITI E DEBITI IN VALUTA CON SCADENZA ULTRANNUALE

COME VANNO VALUTATI IN BILANCIO

Aggiornato al 01.09.2017

Vediamo, di seguito, grazie ad alcuni esempi, come deve essere fatta la valutazione in bilancio per eventuali debiti e crediti in valuta estera la cui durata è ultrannuale.


Esempio:
nel corso dell’anno x sorge un credito nei confronti di un cliente extra Ue pari a 5.000 $. Il tasso di cambio del giorno in cui viene effettuata l’operazione è di 0,95.


Il credito viene iscritto in contabilità per un importo di 5.263,16 euro (ovvero 5.000/0,95).

Al 31/12 dell’anno x occorre valutare il credito non ancora scaduto al cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio che è pari a 1,05.

Il valore del credito da iscrivere in bilancio al 31/12 dell’anno x è pari a 4.761,90 euro (ovvero 5.000/1,05).

Contemporaneamente si deve rilevare una perdita su cambi pari a 501,26 euro.

Se il credito non è ancora estinto al 31/12 dell’anno x+1 esso va valutato, nuovamente, in base al cambio del giorno di chiusura dell’esercizio. Si ipotizzi che esso sia 0,92.

Il valore del credito da iscrivere in bilancio al 31/12 dell’anno x+1 è pari a 5.434,78 euro (ovvero 5.000/0,92).

Contemporaneamente si deve rilevare un utile su cambi pari a 672,88 euro.

Riepiloghiamo quanto esposto in una tabella:

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Valutazione del credito in valuta

Chiaramente il modo di valutare eventuali debiti in valuta di durata ultrannuale è del tutto simile a quello dei crediti.

 
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