CREDITI VERSO CLIENTI
LORO ESPOSIZIONE IN BILANCIO
Il Codice civile stabilisce, all’art.2426, che i crediti devono essere iscritti in bilancio al costo ammortizzato tenuto conto del fattore temporale e del presunto valore di realizzo. Il criterio del costo ammortizzato può non essere applicato nel caso in cui gli effetti sul bilancio siano irrilevanti, cosa che normalmente accade nel caso di crediti a breve termine, cioè con una scadenza inferiore ai 12 mesi.
Inoltre, la regola della valutazione dei crediti al costo ammortizzato può non essere applicata dalle imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata e dalle micro-imprese. Queste imprese possono valutare i crediti in bilancio in base al presunto valore di realizzo. Questa è una facoltà concessa alle imprese, che possono comunque optare per la valutazione al costo ammortizzato.
Ricapitolando:
Crediti che possono essere valutati al presunto valore di realizzo
-
Imprese che redigono il bilancio in forma ordinaria:
- Crediti commerciali
- Crediti finanziari con scadenza < 12 mesi
- Imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata e micro-imprese
- Tutti i crediti
I crediti verso i clienti, dunque, sono valutati, nella generalità dei casi, con il criterio del presunto valore di realizzo.
Nulla viene però precisato, dal Codice, su come tale valore debba essere determinato.
A tale proposito è utile la lettura dell’OIC 15.
Il punto di partenza, per la determinazione del presunto valore di realizzo, è costituito dal valore nominale dei crediti. E’ questo, infatti, il valore con il quale tutti i crediti di natura commerciale sono iscritti in contabilità.
Esempio:
L’impresa vende della merce al cliente Bianchi, per il valore di 10.000 euro + IVA 22%.
La scrittura rilevata in partita doppia al momento dell’emissione della fattura è la seguente:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
../../.. | CLIENTE BIANCHI | 12.200 | |
../../.. | MERCI C/VENDITE | 10.000 | |
../../.. | IVA SU VENDITEE | 2.200 |
Nel caso in cui sono stati concessi abbuoni, sconti, premi previsti in contratto o comunque accordati, essi vanno portati in diminuzione del valore del credito.
Esempio:
L’impresa vende della merce al cliente Bianchi, per il valore di 10.000 euro + IVA 22%. Al cliente Bianchi viene accordato, come di consueto, lo
sconto del 5% sul prezzo di listino.
La scrittura rilevata in partita doppia al momento dell’emissione della fattura è la seguente:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
../../.. | CLIENTE BIANCHI | 11.590 | |
../../.. | MERCI C/VENDITE | 9.500 | |
../../.. | IVA SU VENDITEE | 2.090 |
Al termine dell’esercizio, il valore dei crediti iscritti in bilancio va rettificato in modo da tenere conto di eventuali perdite per inesigibilità del cliente.
La rettifica viene effettuata indirettamente, rilevando o adeguando, in contabilità un fondo svalutazione crediti o fondo rischi su crediti. Il fondo viene costituito portando a Conto economico un componente negativo di reddito denominato “Accantonamento a fondo svalutazione crediti” o “Perdita presunta su crediti”.
Esempio:
Ipotizziamo, ad esempio, che il credito sopra visto rappresenti l’unico non ancora riscosso al 31/12. Inoltre, l’impresa suppone che esso non sarà interamente riscuotibile e prevede una perdita per inesigibilità pari a 2.000 euro. L’accantonamento viene effettuato nel modo seguente:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
../../.. | PERDITA PRESUNTA SU CREDITI | 2.000 | |
../../.. | FONDO SVALUTAZIONE CREDITI | 2.000 |
Pertanto, al termine delle scritture di assestamento, si avrà:
I Crediti verso clienti compaiono in bilancio, alla voce:
C) Attivo circolante:
II – Crediti (con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo)
1) verso clienti
L’importo da indicare è il
presumibile valore di realizzo, quindi la
differenza
tra il
valore nominale
e il
fondo svalutazione crediti. Pertanto, nel nostro esempio, avremo:
C) Attivo circolante:
II – Crediti:
1) verso clienti 10.000
La perdita presunta su crediti viene riportata nel Conto economico alla voce:
B) Costi della produzione:
10) ammortamenti e svalutazioni
d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità
Nel nostro esempio si avrà:
B) Costi della produzione:
10) ammortamenti e svalutazioni
d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità 2.000
Crediti assistiti da garanzie
Stralcio crediti inesigibili
Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante
Fondo svalutazione crediti
Accantonamento a fondo svalutazione crediti
Perdite su crediti
Perdite su crediti - casi particolari
Vendite tramite carte di credito
Svalutazione crediti - riflessi sul conto economico
Svalutazione crediti - aspetti civilistici e fiscali
Accantonamento fondo svalutazione crediti
Presunto valore di realizzo - crediti in valuta
Deducibilità perdite su crediti
I crediti nel bilancio CEE