VENDITA DI BENI A STOCK
LA PROCEDURA DA SEGUIRE PER LE VENDITE DI BENI A STOCK
Può capitare nelle imprese di procedere alla vendita di beni a stock.
Questa è una pratica molto ricorrente, ad esempio, nel settore dell’abbigliamento o delle calzature dove si può procedere alla vendita a stock di merce fuori moda ad un prezzo molto basso, a volte anche inferiore al costo di acquisto. Proprio per questa ragione si parla in questi casi anche di vendite sottocosto.
L’operazione può generare dei sospetti da parte dell’Amministrazione finanziaria. Pertanto essa deve essere documentata in modo particolare.
Per le
vendite di beni a stock
il venditore deve:
- emettere fattura secondo le regole consuete;
- emettere il
documento di trasporto
progressivamente numerato, che è sempre
obbligatorio. Da esso devono risultare:
- la natura e la quantità dei beni ceduti;
- la sottoscrizione del cessionario che attesti la ricezione dei beni stessi;
-
sul solo esemplare trattenuto dal cedente occorre indicare l’ammontare complessivo del costo sostenuto a suo tempo per l’acquisto dei beni ceduti.
Qualora non dovesse essere seguita tale procedura l’Amministrazione finanziaria può presumere che la cessione sia stata effettuata a prezzi correnti con evasione di IVA e di imposte dirette.
Presunzione di cessione
Beni utilizzati nella produzione
Perdita di beni
Distruzione di beni aziendali
Cessioni gratuite di beni ad ONLUS
Consegna di beni a titolo non traslativo della proprietà
Merci in conto deposito
Merci in conto lavorazione
Registro merci in conto deposito e registro merci in conto lavorazione