COSTI PER CERTIFICAZIONI DI QUALITA'

IL TRATTAMENTO CONTABILE DEI COSTI PER CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ

Aggiornato al 13.10.2011

I principi contabili nazionali non contengono specifiche indicazioni sul corretto comportamento contabile da tenersi in merito ai costi sostenuti dalle imprese per le certificazioni di conformità.

I costi in esame vengono sostenuti per prove, collaudi e per la redazione del fascicolo tecnico relativo al bene.

Si tratta di costi sostenuti una tantum: la relativa certificazione viene concessa a tempo indeterminato.

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Tali costi possono essere considerati costi pluriennali se si ritiene che i benefici tratti dal loro sostenimento si estendano nell’arco di più esercizi.

Nel caso di capitalizzazione i costi per certificazioni di qualità vanno iscritti tra le Altre immobilizzazioni immateriali nel modo seguente:

STATO PATRIMONIALE
ATTIVO

B. Immobilizzazioni
B.I. Immobilizzazioni immateriali
B.I.7 – Altre immobilizzazioni immateriali


L’ammortamento dei costi iscrivibili tra le altre immobilizzazioni immateriali deve essere effettuato tenendo conto del periodo produttivo di utilità per l’impresa.

Al termine di ogni esercizio occorre verificare se permangano le condizioni per l’iscrizione di tali costi nell’attivo e in caso contrario occorre procedere ad una loro svalutazione.

 
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