CAPITALIZZAZIONE DEI COSTI DI IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO
LA SCRITTURA IN PARTITA DOPPIA
Secondo quanto previsto dall’art.2426 del Codice civile, i costi di impianto e di ampliamento aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell’attivo con il consenso del collegio sindacale, laddove esso esiste. Ciò significa che due sono i presupposti affinché tali costi possano essere capitalizzati:
- utilità pluriennale del costo;
- consenso del collegio sindacale, in tutti i casi nei quali tale organo esiste.
Vediamo quale scrittura in partita doppia occorre redigere qualora siano state sostenute spese di impianto che si decide di capitalizzare.
Esempio:
supponiamo di ricevere la fattura del notaio relativa alla costituzione della società.
I dati della fattura sono i seguenti:
- compenso al notaio - 1.000
- imposta di registro - 1.500
-
IVA 22% (su 1.000) - 220
Si procede alla capitalizzazione dei costi sostenuti.
Ecco la scrittura in partita doppia:
Data | Bilancio | Conto | Importo Dare | Importo Avere | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|
.... | SP.A.B.I.1 | SPESE DI IMPIANTO | 2.500 | CAPITALIZZATE SPESE DI IMPIANTO | |
.... | IVA SU ACQUISTI | 220 | CAPITALIZZATE SPESE DI IMPIANTO | ||
.... | FORNITORI | 2.770 | CAPITALIZZATE SPESE DI IMPIANTO |
IAS 38 e costi di impianto
Costi di start up
Costi di addestramento del personale
Ammortamento costi di impianto
OIC 24 e spese di impianto ed ampliamento
Riserve vincolate in presenza di costi pluriennali non ammortizzati
Riserve di utili e costi pluriennali non ammortizzati
Spese relative a più esercizi