CAMPIONI GRATUITI DI MODICO VALORE

TRATTAMENTO FISCALE DELL'IVA ASSOLTA E DEL COSTO DI ACQUISTO

Aggiornato al 03.12.2014

Le cessioni di campioni gratuiti di modico valore sono operazioni fuori campo IVA ai sensi dell’art.2 del DPR 633/72 sempre che siano rispettate le seguenti condizioni:

  • la cessione deve essere gratuita;
  • il campione deve essere di modico valore;
  • il campione deve essere appositamente contrassegnato.

Vediamo ora di chiarire come vanno trattati l’IVA assolta al momento dell’acquisto e i costi di produzione o di acquisto di tali campioni.

L’IVA pagata al momento dell’acquisto dei beni o delle materie prime impiegate per la loro produzione è detraibile.

Per quanto concerne le imposte dirette il costo di produzione o il costo di acquisto dei campioni gratuiti deve essere considerato come una Spesa di rappresentanza disciplinata all’art.108 del TUIR.

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Tale norma prevede che sono sempre deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non superiore a 50 €.

Nei restanti casi le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo d’imposta di sostenimento se rispondenti ai requisiti di inerenza e congruità fissati dal Ministero dell’economia e delle finanze, anche in funzione della natura e della destinazione delle stesse, del volume dei ricavi dell’attività caratteristica dell’impresa e dell’ attività internazionale della stessa.

Poiché i campioni gratuiti devono essere di modico valore, in genere, esso non supera i 50 € e la deducibilità integrale del costo di acquisto o di produzione non presenta particolari problemi.

 
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