USO PRIVATO DELL'AUTO AZIENDALE DA PARTE DELL'AMMINISTRATORE

CALCOLO DEL FRINGE BENEFIT E DEL COSTO DEDUCIBILE

Aggiornato al 13.07.2018

Si ipotizzi il caso in cui l’azienda conceda all’amministratore, un’auto aziendale per uso esclusivamente personale.


Esempio:
la Alfa Srl concede all’amministratore un’ auto per uso personale del costo di 35.000 euro.


L’amministratore percepisce un compenso in natura pari al valore normale dell’auto. Per la sua determinazione facciamo riferimento al costo del noleggio di un auto della stessa marca e modello.


Il costo mensile di tale noleggio è pari a 600 euro.


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Il fringe benefit percepito dall’amministratore ammonta a 600 euro.

Qualora l’amministratore ha un rapporto non professionale con l’azienda, cioè ha un rapporto da dipendente o da collaboratore, il fringe benefit gli sarà corrisposto in busta paga.

Tale compenso sarà trattato fiscalmente, come reddito di lavoro dipendente e assoggettato a tassazione. Chiaramente se è previsto che l’amministratore corrisponda un importo per l’uso del veicolo la somma tassata sarà pari al compenso in natura dedotta la somma corrisposta dall’amministratore.

Se, invece, l’amministratore è un libero professionista dotato di partita iva (commercialista, avvocato, ecc..) il compenso in natura andrà evidenziato nella fattura da lui emessa e, fiscalmente, sarà considerato reddito di lavoro autonomo.

Per quanto riguarda l’azienda, essa può dedurre il costo dell’auto aziendale solamente nel limite del compenso in natura, cioè solamente nella misura di 600 euro.

 
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