UTILIZZO DELL'AUTO AZIENDALE DA PARTE DEL SOCIO

CALCOLO DEL REDDITO DIVERSO DEL SOCIO UTILIZZATORE NELL'IPOTESI DI UNA SOCIETÀ CHE NON APPLICA IL REGIME DI TRASPARENZA FISCALE

Aggiornato al 13.07.2018

In questo approfondimento andremo ad esaminare come, in caso di utilizzo dell’auto aziendale da parte del socio, si deve rocedere al calcolo del reddito diverso tassato in capo al socio utilizzatore.

Ricordiamo che il calcolo differisce a seconda che, la società che concede al socio l’auto aziendale sia soggetta o meno al regime di trasparenza fiscale.

In questo approfondimento esamineremo il caso in cui la società non è soggetta al regime di trasparenza fiscale, rimandando ad un’altro approfondimento l’esame del caso contrario.

Nel caso in cui la società che concede l’auto in uso ad uno dei soci non è soggetta al regime di trasparenza fiscale, il reddito diverso che il socio utilizzatore deve assoggettare a tassazione è dato dalla differenza tra il valore di mercato dell’auto in godimento e il corrispettivo annuo pattuito o pagato.


Esempio:
all’inizio dell’anno la Alfa Srl (che non ha optato per il regime di trasparenza fiscale) concede in uso, al socio Rossi, un’auto aziendale. Il corrispettivo annuo pattuito ammonta a 1.500 euro.


Per la determinazione del valore normale dell’auto si fa riferimento al 30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 km, determinata sulla base del costo chilometrico stabilito dalle tabelle ACI, così come previsto per il calcolo del fringe benefit ai dipendenti.

Ipotizziamo i seguenti dati:


Costo chilometrico tariffe ACI: 0,4822
Costo per una percorrenza di 15.000 km = 0,4822
x 15.000 km = 7.233
Valore di mercato: 30%
x 7.233 = 2.169,90 €.


Reddito diverso assoggettato a tassazione: 2.169,90 - 1.500 = 669,90.

Se l’auto viene concessa in godimento al socio senza che sia previsto il pagamento, da parte di quest’ultimo, di alcun corrispettivo, il reddito soggetto a tassazione è pari all’intero valore di mercato.

Tornando all’esempio precedente, se non fosse stato pattuito alcun corrispettivo, il reddito diverso soggetto a tassazione sarebbe stato pari a 2.169,90.

Vediamo, ora, come occorre procedere al calcolo del reddito assoggettato a tassazione nel caso in cui l’ auto è concessa in godimento al socio solamente per una frazione dell’anno.

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In questo caso occorre rapportare il valore di mercato annuo al periodo di godimento. Lo facciamo usando la seguente proporzione:


Valore di mercato annuo : 365 giorni = Valore di mercato relativo al periodo di godimento : giorni di godimento

da cui


Valore di mercato relativo al periodo di godimento = (Valore di mercato annuo x giorni di godimento)/ 365


Esempio:
la Alfa Srl (che non ha optato per il regime di trasparenza fiscale) concede in uso, al socio Rossi, un’auto aziendale per 90 giorni. Il corrispettivo pattuito ammonta a 400 euro.


Calcoliamo il valore di mercato dell’auto per l’intero anno come abbiamo visto sopra.

Ipotizziamo i seguenti dati:


Costo chilometrico tariffe ACI: 0,4566
Costo per una percorrenza di 15.000 km = 0,4566
x 15.000 km = 6.849
Valore di mercato: 30%
x 6.849 = 2.054,70 €.


Valore di mercato relativo al periodo di godimento = (2.054,70 x 90)/ 365 = 506,64
Reddito diverso assoggettato a tassazione: 506,64 - 400 = 106,64.


 
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