TENUTA DEL REGISTRO DEI BENI AMMORTIZZABILI
QUALI SONO LE MODALITA' DI TENUTA DEL REGISTRO DEI BENI AMMORTIZZABILI
Il registro dei beni ammortizzabili deve essere sottoposto a numerazione prima dell’utilizzo.
La numerazione deve seguire una progressione annuale: quindi, per ciascuna pagina, deve essere indicato il numero progressivo e l’anno in cui la stampa viene effettuata, che può non coincidere con l’anno di riferimento delle scritture. Ad ogni nuovo anno di stampa occorre ricominciare la numerazione da 1.
Il registro è esente da imposta di bollo e da concessioni governative.
La compilazione del registro dei beni ammortizzabili deve avvenire entro il termine fissato per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Il registro deve essere conservato per dieci anni. Se, prima del decorso del decennio, è iniziato un accertamento il registro deve essere conservato fino a quando non sono definiti gli accertamenti inerenti al corrispondente periodo d’imposta.
Se il registro è tenuto presso un terzo, ad esempio presso il proprio commercialista, questi deve rilasciare al cliente un’apposita attestazione debitamente sottoscritta.
Nel registro devono essere annotate le immobilizzazioni materiali e immateriali.
Le
indicazioni
da riportare sono:
- anno di acquisto;
- costo originario;
- eventuali rivalutazioni e svalutazioni;
- fondo ammortamento esistente alla fine dell’esercizio precedente;
- coefficiente di ammortamento applicato nel periodo d’imposta;
- quota di ammortamento dell’esercizio;
- eventuali eliminazioni dal processo produttivo.
Tali dati devono essere forniti in modo diverso a seconda del tipo di bene oggetto di rilevazione.
In particolare si potrà trattare di:
- beni immobili (esempio fabbricati);
- beni mobili iscritti in pubblici registri (esempio autovetture, furgoni, camion, ecc..);
- beni mobili (mobili d’ufficio, macchinari e attrezzature, computer, ecc..).
I beni immobili e i beni mobili iscritti in pubblici registri devono essere annotati singolarmente.
Per gli altri
beni mobili
l’annotazione può essere fatta
per categorie omogenee. Formano una categoria omogenea i beni
acquisti nello stesso anno
e aventi la
medesima percentuale di ammortamento.
Esempio:
Scrivanie, appendiabiti, mobili per ufficio acquistati nello stesso esercizio, poiché hanno la medesima percentuale di ammortamento, possono essere considerati come una categoria omogenea.
La formazione di categorie omogenee rappresenta una facoltà concessa al contribuente e non un obbligo: quindi è sempre possibile, anche per i beni mobili, effettuare la registrazione dei beni singolarmente nel registro dei beni ammortizzabili.
Nel caso di
beni materiali strumentali per la distribuzione e il trasporto di gas naturale e di energia elettrica, formano una
categoria omogenea
i beni acquistati nello
stesso anno
e aventi la
stessa vita utile.
Al fine di evidenziare l’evoluzione negli anni degli ammortamenti è possibile lasciare delle pagine in bianco purché queste siano espressamente intestate al bene o alla categoria di beni a cui sono destinate con indicazione, nella intestazione, “continuazione della pagina…”.
Libro beni ammortizzabili - quadro di sintesi
Libro cespiti - beni di importo inferiore a 516,46 euro
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Registro beni ammortizzabili - regimi agevolati