BENI CEDUTI NEL CORSO DELL'ANNO
CALCOLO DELLA PLUSVALENZA (O DELLA MINUSVALENZA) E DELLE QUOTE DI AMMORTAMENTO
Supponiamo che un’impresa ceda un bene nel corso dell’anno. Nel calcolare la plusvalenza o la minusvalenza derivante da tale operazione si deve tenere conto della quota di ammortamento relativa alla frazione dell’anno in corso al momento della cessione?
Esempio:
l’impresa Alfa Srl cede il 1° ottobre un impianto del costo storico di 50.000 euro.
Il fondo ammortamento ammonta, a tale data, a 45.000 euro. L’aliquota di ammortamento applicata è del 12%, ridotta della metà per il primo esercizio.
L’impianto viene ceduto al prezzo di 8.000 euro + IVA.
Per il calcolo della plusvalenza l’impresa ha di fronte due vie.
Primo procedimento.
Non si calcola l’ammortamento relativo al periodo che va dal 1° gennaio al 1° ottobre dell’anno in cui avviene la cessione.
Secondo procedimento
Si tiene conto anche della quota di ammortamento relativa all’anno in corso che va dal 1° gennaio al 30 settembre, dato che la cessione del bene viene effettuata il 1° ottobre.
Il calcolo della quota di ammortamento viene fatta per dodicesimi.
Quindi, occorre aggiungere al fondo ammortamento al 31/12, 9/12 (gennaio –settembre) della quota di ammortamento annua.
Come si può notare, applicando i due diversi procedimenti, si giunge a risultati molto diversi.
Se andiamo a vedere quali sono gli effetti sul
Conto economico
e sul risultato di esercizio, noteremo però, che i due diversi procedimenti non portano a differenti risultati.
Infatti, ipotizzando che l’impresa non abbia effettuato nessun’altra operazione nel corso dell’anno avremo:
Ma quale dei due metodi di calcolo è da ritenersi più corretto?
Secondo l’OIC 16 (Immobilizzazioni materiali) quando un’immobilizzazione materiale è venduta occorre eliminare contabilmente, in contropartita al corrispettivo ricevuto, la voce delle immobilizzazioni per il valore netto contabile dell’immobilizzazione ceduta, cioè al netto degli ammortamenti accumulati fino alla data di alienazione comprendendo anche la quota di ammortamento relativa alla frazione dell’ultimo esercizio in cui è stato utilizzato. L’eventuale differenza tra il valore netto contabile e il corrispettivo della cessione, e cioè la plusvalenza o la minusvalenza realizzata, va rilevata a conto economico.
E’ evidente, quindi, che secondo l’OIC 16 la soluzione corretta è la seconda.
Plusvalenze e minusvalenze
Plusvalenze patrimoniali - scritture contabili
Minusvalenze patrimoniali - scritture contabili
Plusvalenze e minusvalenze - collocazione in bilancio
Trattamento fiscale delle plusvalenze
Rateizzazione delle plusvalenze
Plusvalenza fiscale
Ammortamento dei beni ceduti nel corso d’anno
Immobilizzazioni destinate alla vendita e beni obsoleti
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