FATTURAZIONE OMAGGI

COME DOCUMENTARE LE CESSIONI GRATUITE DI BENI LA CUI PRODUZIONE O IL CUI COMMERCIO RIENTRA NELL'ATTIVITÀ PROPRIA DELL'IMPRESA

Aggiornato al 22.04.2022

Alle cessioni gratuite di beni la cui produzione o il cui commercio rientrano nell’attività propria dell’impresa si applica l’IVA. Unica eccezione a questa regola è il caso in cui l’impresa non ha detratto l’IVA sugli acquisti.


Esempio:
un produttore di vini cede come omaggio ad un suo cliente una cassa formata da 10 bottiglie di Vino Pinot. L’operazione deve essere assoggettata ad IVA.


Per beni rientranti nell’oggetto della propria attività si intendono i beni la cui produzione e/o il cui commercio fanno parte dell’attività tipica dell’impresa, cioè dell’attività effettivamente svolta anche se essa non costituisce l’attività prevalente e non viene indicata espressamene, in caso di società, nell’atto costitutivo o nello statuto.

Si è detto che l’operazione è soggetta ad IVA.

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Per questo tipo di operazione il fornitore può:

  • cedere gratuitamente i beni e chiedere al cliente il pagamento della sola IVA;
  • cedere gratuitamente i beni e accollarsi l’onere di pagare l’IVA. Questa seconda soluzione è quella maggiormente seguita nella pratica.

Nel primo caso l’impresa che effettua la cessione gratuita dovrà emettere fattura per il solo importo dell’IVA. La fattura dovrà contenere la dicitura cessione gratuita art.2 DPR 633/72 con obbligo di rivalsa art.18 DPR 633/72.


Nel secondo caso l’impresa che effettua la cessione gratuita potrà:

  • emettere fattura nei confronti del cliente ad importo zero specificando sul documento che l’IVA non viene addebitata. La fattura dovrà contenere la dicitura cessione gratuita art.2 DPR 633/72 senza obbligo di rivalsa art.18 DPR 633/72.
  • emettere un’autofattura, cioè una fattura nei confronti di se stesso, in unico esemplare;
  • tenere un registro degli omaggi nel quale annotare cronologicamente l’ammontare delle cessioni gratuite effettuate in ciascun giorno, distinte per aliquote.

    Al riguardo va precisato che, l'Agenzia delle Entrate, nella risposta a consulenza giuridica n. 3/2022, ha affermato che in caso di cessioni gratuite di beni soggetti all’IVA da parte dei dettaglianti, costoro non possono utilizare la procedura di annotazione nel registro degli omaggi in quanto sono tenuti a rilasciare al destinatario, al momento della consegna dei beni, il documento commerciale oppure la fattura.


 
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