AUTO AZIENDALE: USO PROMISCUO

GLI IMPORTI DEDUCIBILI PER LE AZIENDE IN CASO DI USO PROMISCUO DI AUTO AZIENDALI

Aggiornato al 26.01.2023

Il TUIR, all’art.164, prevede che le spese e gli altri componenti negativi relativi ai veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta sono deducibili dal reddito d’impresa nella misura del 70% (costi di acquisto, leasing, spese di manutenzione e riparazione, carburanti, bollo, assicurazione, ecc...).

Per uso promiscuo si intende l’uso del veicolo da parte del dipendente per la maggior parte del periodo d’imposta. In altre parole si dovrà calcolare la metà dei giorni che compongono il periodo d’imposta del datore di lavoro e aggiungere un giorno. (CM 48/1998).


Esempio.
Periodo d’imposta del datore di lavoro: 365 giorni.


Metà del periodo d’imposta: 365/2 = 182
Metà del periodo d’imposta + 1 giorno: 182 + 1 = 183 giorni.


Quindi, se l’auto è stata data in uso al dipendente anche per finalità private, per almeno 183 giorni nel corso del periodo di imposta si può parlare di uso promiscuo.

Occorre fare attenzione al periodo d’imposta del datore di lavoro che, seppure normalmente coincide con l’anno solare, potrebbe essere diverso da 365 giorni.

Nel caso in cui il veicolo sia stato acquistato nel corso del periodo d’imposta e successivamente sia dato in uso promiscuo ai dipendenti, è sufficiente che l’uso promiscuo si sia verificato per la maggior parte del periodo che va dal momento dell’acquisto fino al termine del periodo d’imposta (CM 188 del 16/07/1998).


Esempio.
Periodo d’imposta del datore di lavoro: 365 giorni.
Auto acquistata l’1/10.



Periodo di possesso per il primo anno (1/10-31/12): 92 giorni.


In questo caso, anche se l’auto viene data da subito al dipendente anche per finalità personali, non si avrà, almeno per il primo esercizio, uso promiscuo.

Ai fini del conteggio della durata dell’utilizzo del veicolo da parte del dipendente nel periodo d’imposta, non è necessario che tale utilizzo sia avvenuto in modo continuativo, che il veicolo sia stato utilizzato da uno stesso dipendente.


Vediamo, nel caso in cui l'uso promiscuo sia verificato, come vanno calcolati i costi deducibili ai fini del reddito d’impresa.

L'ARTICOLO PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'


Esempio 1.
Costo di acquisto del veicolo: 25.000 €



Valore massimo deducibile: 25.000 x 70% = 17.500 €
Percentuale di ammortamento annua: 25%
Quota di ammortamento deducibile: 25%
x 17.500 = 4.375 €.


Come si può notare dall’esempio precedente la deduzione è ammessa senza nessun limite: in altre parole, non si applica il limite di 18.075,99 euro che rappresenta il costo massimo deducibile per la generalità delle imprese.


Esempio 2.
Acquisto effettuato nel corso del periodo d’imposta.
Costo di acquisto del veicolo: 25.000 €



Valore massimo deducibile: 25.000 x 70% = 17.500 €
Percentuale di ammortamento I esercizio: 12,50%
Quota di ammortamento deducibile: 12,50%
x 17.500 = 2.187,50 €.


L’assegnazione dell’auto aziendale per uso promiscuo deve essere provata da idonea documentazione. A tal fine potrà essere usata:

  • una scrittura privata tra datore di lavoro e dipendente;
  • una clausola inserita nel contratto individuale di lavoro;
  • previsione nel verbale del consiglio di amministrazione.

 
Gli altri approfondimenti sull’argomento:
 
I nostri prodotti
Ebook e corsi on line
EconomiAziendale.net

LezioniDiMatematica.net

DirittoEconomia.net

StoriaFacile.net

SchedeDiGeografia.net

LeMieScienze.net