IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

CODICE CIVILE, PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI, IAS/IFRS A CONFRONTO

Aggiornato al 30.07.2008

La nozione di immobilizzazioni materiali contenuta da una parte nel Codice civile e nei principi contabili nazionali, e dall’altra negli IAS/IFRS, non si discosta sensibilmente se si fa eccezione per ciò che concerne gli immobili che costituiscono un investimento immobiliare per l’impresa che, nei principi contabili internazionali, trovano una specifica disciplina contenuta nello IAS 40.

Il Codice civile e i principi contabili nazionali stabiliscono come criterio generale di valutazione delle immobilizzazioni materiali quello del costo diminuito dell’ammortamento, nel caso in cui la vita utile del bene sia limitata nel tempo, ed eventualmente ridotto per tenere conto di perdite durevoli di valore.

A quest’unico criterio previsto dal Codice civile, gli IAS contrappongono due diversi metodi di valutazione:

  • il metodo del costo, in base al quale le immobilizzazioni materiali vengono valutate al costo, ammortizzato durante la vita utile del cespite, sempre che esso abbia una utile definita, con una eventualmente svalutazione nel caso di perdite durevoli di valore;
  • il metodo della rideterminazione al fair value, in base al quale il valore delle immobilizzazioni materiali può essere rideterminato ogni anno tenendo conto del loro valore di mercato.

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La differenza sostanziale tra Codice civile e IAS, sta nel fatto che il Codice civile prevede come unico criterio di valutazione ammissibile quello del costo, mentre i principi internazionali, accanto al criterio del costo ammettono, ma non impongono, anche la valutazione al fair value.

Sostanzialmente analoga è la definizione di costo, sia esso di acquisto che di produzione, prevista dal Codice e dagli IAS. In entrambi i casi il costo di acquisto è rappresentato dal prezzo pagato comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e al netto di sconti commerciali, mentre il costo di produzione è rappresentato dai costi di diretta imputazione aumentato di una quota di costi indiretti industriali.

Sia i principi contabili nazionali che quelli internazionali prevedono la possibilità di capitalizzare gli oneri finanziari.

La necessità di calcolare quote di ammortamento è prevista, sia nelle norme interne che in quelle internazionali, in tutte le ipotesi in cui ci si trovi di fronte ad immobilizzazioni con una utilità limitata nel tempo : entrambe le normative sottolineano la necessità di procedere ad un ammortamento sistematico, effettuato in conformità di un preordinato piano di ammortamento. Tuttavia, mentre i principi contabili nazionali danno preferenza al calcolo di quote di ammortamento costanti, pur ammettendo anche altri criteri per il calcolo delle quote di competenza, questa preferenza non si riscontra nei principi contabili internazionali.

Si veda anche: Immobilizzazioni - tabella di confronto Codice civile e ias

 
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