DIFFERENZA DA CONSOLIDAMENTO

IL TRATTAMENTO CONTABILE DELLA DIFFERENZA DA CONSOLIDAMENTO

Aggiornato al 26.11.2011

Le differenze di consolidamento possono essere determinate da varie ragioni.


Una differenza positiva, ad esempio, può essere dovuta:

  • ad una sottovalutazione contabile delle attività o ad una sopravalutazione della passività;
  • all’esistenza di un valore di avviamento;
  • ad una errata sopravvalutazione dell’azienda.

Una differenza negativa, ad esempio, può essere dovuta:

  • ad una sopravvalutazione contabile delle attività o ad una sottovalutazione della passività;
  • all’esistenza di un valore di avviamento negativo;
  • ad una errata sottovalutazione dell’azienda.

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La differenza di valutazione è bene che sia imputata ai singoli elementi attivi e passivi del capitale delle società consolidate.


Per la parte per la quale ciò non è possibile ci si può regolare come segue:

  • in caso di differenza negativa essa deve essere iscritta ad una “Riserva da consolidamento” o ad un “Fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri”;
  • in caso di differenza positiva essa va iscritta alla voce “Differenza da consolidamento” avente natura di avviamento o va portata in diretta diminuzione della voce “Riserva da consolidamento”.

I principi contabili italiani prevedono che la differenza da consolidamento si ammortizzi in 5 anni o in più esercizi se esistono particolari ragioni.

Invece gli IAS prevedono che la differenza di consolidamento non si ammortizza, ma è soggetta ad impairment test.

 
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