L'ESTRATTO CONTO
COME SI PRESENTA L'ESTRATTO CONTO
L’estratto conto è il documento inviato periodicamente dalla banca al cliente nel quale sono riepilogate le operazioni compiute nel periodo sul c/c bancario.
Gli estratti conto possono avere periodicità diverse: in genere, essi sono mensili o trimestrali.
Questo documento ha come scopo quello di permettere al cliente un controllo tra i dati registrati dalla banca e quelli in suo possesso. Eventuali differenze possono essere dovute ad errori (operazioni non registrate, operazioni registrate due o più volte, operazioni registrate per importi diversi dal reale) o ad una differenza tra il momento in cui il cliente registra l’operazione e quello in cui la stessa operazione è registrata dalla banca (ad esempio il cliente registra un assegno nel momento della sua emissione, mentre la banca lo registra quando il beneficiario ne richiede il pagamento).
Il controllo da parte del cliente dell’estratto conto va fatto sulla base dei documenti rilasciati dalla banca (lettere di accredito e addebito, ricevute, ecc..) e sulla base della matrici degli assegni.
Sull’estratto conto è riportato il numero di giorni entro i quali il cliente può contestare il conto: decorso questo termine il conto si ritiene approvato dal correntista.
L’estratto conto è un prospetto il cui aspetto può variare da banca a banca.
Esso si compone di
due parti:
- la prima, riporta i dati del correntista, il numero di c/c, il mese o il trimestre cui si riferiscono le operazioni effettuate;
- la seconda, consiste in una tabella nella quale sono elencate le operazioni relative al periodo cui si riferisce il documento.
Vediamo come si presenta questa tabella. Per semplicità ci siamo limitati a riportare sole poche operazioni.
La prima riga riporta il saldo contabile all’inizio del periodo cui si riferisce l’estratto conto: nel nostro esempio il mese di gennaio.
L’ultima riga riporta il saldo contabile alla fine di tale periodo.
Data | Valuta | Addebiti | Accrediti | Descrizione dell'operazione |
---|---|---|---|---|
01/01/.. | 3.000 | Saldo precedente | ||
02/01/.. | 03/01/.. | 1.000 | Versamento in contanti | |
17/01/.. | 17/01/.. | 300 | Prelevamento sportello bancomat | |
18/01/.. | 08/01/.. | 1.500 | Versamento in contanti | |
19/01/.. | 19/01/.. | 100 | Pagamento utenza telefono | |
27/01/.. | 27/01/.. | 2.000 | Bonifico stipendio | |
31/01/.. | 4.100 | Saldo Contabile al 31/01 |
Iniziamo, quindi, con il precisare cosa si intende per saldo contabile. Esso è il saldo che risulta in un certo momento in base alle operazioni registrate a debito o a credito del correntista.
Accanto alla nozione di saldo contabile vi è anche la nozione di saldo liquido: di esso, però, parleremo dopo aver introdotto il concetto di valuta.
Il prospetto evidenzia 5 colonne.
La prima colonna indica la data dell’operazione, cioè il giorno nel quale l’operazione è stata registrata dalla banca.
La seconda colonna indica la valuta dell’operazione. Ad ogni operazione la banca assegna una valuta essa non è altro che il giorno a partire dal quale decorrono gli interessi a favore del cliente se si tratta di un accredito (versamenti, bonifici a favore del cliente, ecc..) o quelli a favore della banca se si tratta di un addebito (prelevamenti in contanti, con assegni, presso sportelli bancomat; bonifici a favore di terzi, pagamento utenze, ecc..).
Per gli accreditamenti la banca assegna una valuta uguale alla data dell’operazione o successiva, mentre per gli addebitamenti la banca assegna una valuta uguale alla data dell’operazione o precedente.
La terza e la quarta colonna riportano l’importo dell’operazione distinguendo se si tratta di un addebito, cioè un’operazione che riduce le somme a disposizione del cliente, o di un accredito, cioè un’operazione che aumenta le somme a disposizione del cliente. In alcuni estratti conti, anziché trovare le colonne “Addebiti” e “Accrediti” sono riportate due colonne indicate come “Dare” e “Avere” che hanno comunque il medesimo significato.
L’ultima colonna contiene una descrizione dell’operazione compiuta dal cliente.
Introdotta la nozione di valuta possiamo parlare del saldo liquido. Questa espressione è usata per intendere il saldo che risulta, allo stesso momento in cui è calcolato il saldo contabile, prendendo in esame le sole operazioni maturate, cioè escludendo quelle la cui valuta è successiva.
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