SCRITTURE CONTABILI PER FERIE NON GODUTE

LA CONTABILIZZAZIONE DELLE FERIE MATURATE, MA NON GODUTE DA PARTE DEI DIPENDENTI

Aggiornato al 12.12.2017

In merito alle ferie spettanti ai dipendenti, alla data di chiusura dell’esercizio, si possono verificare due diverse ipotesi:

  • tutti i dipendenti hanno usufruito delle ferie loro spettanti. In questo caso, contabilmente, in sede di scritture di assestamento, non vi è bisogno di procedere a nessuna scrittura contabile;
  • non tutti i dipendenti hanno usufruito delle ferie loro spettanti. Al dipendente che non ha goduto tutte le ferie maturate spetta un’ indennità sostitutiva delle ferie non godute. Di conseguenza, nel rispetto del principio di competenza, è necessario procedere alla rilevazione del costo per ferie maturate e non godute, nel corso dell’esercizio di maturazione anche se esso non corrisponde con quello di pagamento dell’indennità stessa.

Si tratterà di rilevare, quindi, in sede di scritture di assestamento un evento certo e determinabile anche se, nell’esercizio successivo, il dipendente potrà fruire di tali ferie, perdendo il diritto alla relativa indennità (sentenza Cassazione n.871/2009 e sentenza n.13224/2007).


COSTO DA RILEVARE A FINE ESERCIZIO

Il costo da rilevare a fine esercizio deve essere calcolato, per ogni dipendente, tenendo conto:



Esempio.


Retribuzione di fatto: 1.480
giorni lavorativi: 26
valore base: 1.480: 26 = 56,923076
ferie maturate e non godute: 7
costo per ferie non godute: 56,923076 x 7 = 398,46



Il calcolo andrà ripetuto per ogni dipendete. La somma degli importi determinati rappresenta il costo per ferie non godute che l’impresa deve rilevare al termine dell’esercizio.

Il costo, dedotti gli oneri previdenziali a carico del dipendente, rappresenta il debito nei confronti dei dipendenti che l’impresa dovrebbe pagare nel caso in cui, al termine dell’esercizio, si dovesse avere la cessazione del rapporto di lavoro.


Esempio:
al termine dell’esercizio x, un solo lavoratore dipendente della società Alfa Srl, non ha beneficiato di tutte le ferie spettanti. Le ferie maturate e non godute sono stimate in euro 700, i relativi contributi previdenziali e assicurativi a carico del dipendente ammontano a 60 euro, mentre i contributi a carico della ditta, relativi alle ferie non godute, sono pari a 280 euro.


Tra le scritture di assestamento si deve rilevare il costo relativo all’indennità per ferie maturate ma non godute:

Data Conto Importo Dare Importo Avere
31/12/x SALARI E STIPENDI 700  
31/12/x DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE   700

Si devono poi rilevare i contributi a carico del lavoratore e quelli a carico dell’azienda:

Data Conto Importo Dare Importo Avere
31/12/x DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 60  
.31/12/x ENTI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI   60

Data Conto Importo Dare Importo Avere
31/12/x ONERI SOCIALI 280  
31/12/x ENTI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI   280

Il costo dell’indennità sostitutiva ferie, rilevato al conto Salari e stipendi, confluisce alla voce B.9.a del Conto Economico, mentre gli Oneri sociali confluiscono alla voce B.9.b.

Il debito dell’azienda verso il dipendente, rilevato nel conto Debiti c/ferie non godute confluisce alla voce Altri debiti dello Stato Patrimoniale (D.14), mentre la voce Enti previdenziali ed assistenziali c/contribuiti viene portata tra i Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale dello Stato patrimoniale (D.13).

Fiscalmente, il costo, per le indennità dovute al personale per ferie non godute, è deducibile nell’esercizio in cui matura, indipendentemente dal fatto che tali indennità siano effettivamente corrisposte e indipendentemente dall’eventuale futuro godimento delle ferie (sentenza Cassazione n.871/2009 e sentenza Cassazione n.13224/2007).

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SCRITTURE DA RILEVARE NELL’ESERCIZIO SUCCESSIVO

Nell’esercizio successivo si possono verificare tre ipotesi diverse:

  • il lavoratore dipendente cessa il proprio rapporto di lavoro con l’azienda senza aver fruito delle ferie non godute relativa all’anno precedente. L’indennità verrà pagata dall’azienda al dipendente.


    Esempio: supponendo che tutte le ferie maturate nel corso dell’anno x+1 siano state godute dal lavoratore, e che, quindi, le sole ferie non godute da pagare siano quelle relative all’anno x, si avrà:


    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    ../../x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 640  
    ../../x+1 BANCA C/C   500
    ../../.. ERARIO C/RITENUTE DIPENDENTI   140

    Ricordiamo che, circa la tassazione ai fini IRPEF dell’indennità sostitutiva delle ferie esistono pareri contrastanti;


  • il lavoratore dipendente non beneficia delle ferie maturate nell’esercizio precedente e non godute.

    Il debito nei confronti del dipendente rimane fino a quando il dipendente non gode di tali ferie o fino a quando l’indennità per ferie non godute gli viene corrisposta.


    Al termine dell’esercizio x+1 si dovrà procedere:

    • a valutare il debito in base alle retribuzioni correnti e ad effettuare le necessarie scritture di adeguamento. Così, ad esempio, se si verifica un rinnovo contrattuale è necessario ricalcolare l’ammontare dell’indennità;
    • rilevare eventuali ferie maturate e non godute nell’esercizio x+1;
  • il lavoratore dipendente fruisce delle ferie maturate nell’esercizio precedente e non godute. In questa ipotesi viene meno il debito dell’azienda nei confronti del dipendente e si ha, contestualmente, un annullamento di un costo precedentemente rilevato, quindi un’ insussistenza passiva.

    Contabilmente si dovranno rilevare le seguenti scritture:

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    ../../x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 700  
    ../../x+1 INSUSSISTENZE ATTIVE   700

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    ../../x+1 ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI 60  
    ../../x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE   60

    Data Conto Importo Dare Importo Avere
    ../../x+1 ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI 280  
    ../../x+1 INSUSSISTENZE ATTIVE   280


Il venir meno, da parte del dipendente, del diritto all’indennità sostitutiva delle ferie non godute determina fiscalmente il sorgere di una sopravvenienza attiva tassabile ai sensi dell’art.88 del TUIR.


SOLUZIONE ALTERNATIVA

In alternativa a questo metodo di rilevazione è possibile, all’inizio dell’anno successivo, con le scritture di riapertura dei conti stornare le scritture fatte al 31/12 dell’anno precedente:

Data Conto Importo Dare Importo Avere
01/01/x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 700  
01/01/x+1 SALARI E STIPENDI   700

Data Conto Importo Dare Importo Avere
01/01/x+1 ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI 60  
01/01/x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE   60

Data Conto Importo Dare Importo Avere
01/01/x+1 ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI 280  
01/01/x+1. ONERI SOCIALI   280

Al termine dell’esercizio si procede nuovamente a rilevare le ferie residue non godute, tenendo conto:

  • delle ferie maturate e non godute dell’anno x;
  • delle ferie maturate e non godute dell’anno x+1;

Chiaramente le scritture da comporre saranno le stesse viste in precedenza.

Se, invece, nel corso del successivo esercizio, le ferie non godute dovessero essere liquidate al dipendente si procederà a rilevare il costo per l’indennità sostitutiva delle ferie, i contributi previdenziali e la ritenuta IRPEF.

Nessuna registrazione, invece, dovrà essere fatta nel caso in cui il dipendente, nell’anno x+1, vada a godere ferie maturate nell’anno precedente.

 
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