SCRITTURE CONTABILI PER FERIE NON GODUTE
LA CONTABILIZZAZIONE DELLE FERIE MATURATE, MA NON GODUTE DA PARTE DEI DIPENDENTI
In merito alle ferie spettanti ai dipendenti, alla data di chiusura dell’esercizio, si possono verificare due diverse ipotesi:
- tutti i dipendenti hanno usufruito delle ferie loro spettanti. In questo caso, contabilmente, in sede di scritture di assestamento, non vi è bisogno di procedere a nessuna scrittura contabile;
- non tutti i dipendenti hanno usufruito delle ferie loro spettanti. Al dipendente che non ha goduto tutte le ferie maturate spetta un’ indennità sostitutiva delle ferie non godute. Di conseguenza, nel rispetto del principio di competenza, è necessario procedere alla rilevazione del costo per ferie maturate e non godute, nel corso dell’esercizio di maturazione anche se esso non corrisponde con quello di pagamento dell’indennità stessa.
Si tratterà di rilevare, quindi, in sede di scritture di assestamento un evento certo e determinabile anche se, nell’esercizio successivo, il dipendente potrà fruire di tali ferie, perdendo il diritto alla relativa indennità (sentenza Cassazione n.871/2009 e sentenza n.13224/2007).
COSTO DA RILEVARE A FINE ESERCIZIO
Il costo da rilevare a fine esercizio deve essere calcolato, per ogni dipendente, tenendo conto:
- dei giorni di ferie maturate, ma non godute;
- del costo giornaliero del dipendente per l’azienda. Tale costo deve comprendere la retribuzione lorda e tutti gli oneri sociali a carico dell’azienda.
Esempio.
Retribuzione di fatto: 1.480
giorni lavorativi: 26
valore base: 1.480: 26 = 56,923076
ferie maturate e non godute: 7
costo per ferie non godute: 56,923076 x 7 = 398,46
Il calcolo andrà ripetuto per ogni dipendete. La somma degli importi determinati rappresenta il costo per ferie non godute che l’impresa deve rilevare al termine dell’esercizio.
Il costo, dedotti gli oneri previdenziali a carico del dipendente, rappresenta il debito nei confronti dei dipendenti che l’impresa dovrebbe pagare nel caso in cui, al termine dell’esercizio, si dovesse avere la cessazione del rapporto di lavoro.
Esempio:
al termine dell’esercizio x, un solo lavoratore dipendente della società Alfa Srl, non ha beneficiato di tutte le ferie spettanti. Le ferie maturate e non godute sono stimate in euro 700, i relativi contributi previdenziali e assicurativi a carico del dipendente ammontano a 60 euro, mentre i contributi a carico della ditta, relativi alle ferie non godute, sono pari a 280 euro.
Tra le scritture di assestamento si deve rilevare il costo relativo all’indennità per ferie maturate ma non godute:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
31/12/x | SALARI E STIPENDI | 700 | |
31/12/x | DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE | 700 |
Si devono poi rilevare i contributi a carico del lavoratore e quelli a carico dell’azienda:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
31/12/x | DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE | 60 | |
.31/12/x | ENTI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI | 60 |
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
31/12/x | ONERI SOCIALI | 280 | |
31/12/x | ENTI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI | 280 |
Il costo dell’indennità sostitutiva ferie, rilevato al conto Salari e stipendi, confluisce alla voce B.9.a del Conto Economico, mentre gli Oneri sociali confluiscono alla voce B.9.b.
Il debito dell’azienda verso il dipendente, rilevato nel conto Debiti c/ferie non godute confluisce alla voce Altri debiti dello Stato Patrimoniale (D.14), mentre la voce Enti previdenziali ed assistenziali c/contribuiti viene portata tra i Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale dello Stato patrimoniale (D.13).
Fiscalmente, il costo, per le indennità dovute al personale per ferie non godute, è deducibile nell’esercizio in cui matura, indipendentemente dal fatto che tali indennità siano effettivamente corrisposte e indipendentemente dall’eventuale futuro godimento delle ferie (sentenza Cassazione n.871/2009 e sentenza Cassazione n.13224/2007).
SCRITTURE DA RILEVARE NELL’ESERCIZIO SUCCESSIVO
Nell’esercizio successivo si possono verificare tre ipotesi diverse:
- il lavoratore dipendente
cessa
il proprio
rapporto di lavoro
con l’azienda senza aver fruito delle ferie non godute relativa all’anno precedente. L’indennità
verrà
pagata
dall’azienda al dipendente.
Esempio: supponendo che tutte le ferie maturate nel corso dell’anno x+1 siano state godute dal lavoratore, e che, quindi, le sole ferie non godute da pagare siano quelle relative all’anno x, si avrà:
Data Conto Importo Dare Importo Avere ../../x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 640 ../../x+1 BANCA C/C 500 ../../.. ERARIO C/RITENUTE DIPENDENTI 140 Ricordiamo che, circa la tassazione ai fini IRPEF dell’indennità sostitutiva delle ferie esistono pareri contrastanti;
- il lavoratore dipendente
non beneficia
delle
ferie maturate
nell’esercizio precedente e non godute.
Il debito nei confronti del dipendente rimane fino a quando il dipendente non gode di tali ferie o fino a quando l’indennità per ferie non godute gli viene corrisposta.
Al termine dell’esercizio x+1 si dovrà procedere:- a valutare il debito in base alle retribuzioni correnti e ad effettuare le necessarie scritture di adeguamento. Così, ad esempio, se si verifica un rinnovo contrattuale è necessario ricalcolare l’ammontare dell’indennità;
- rilevare eventuali ferie maturate e non godute nell’esercizio x+1;
- il lavoratore dipendente
fruisce
delle
ferie maturate
nell’esercizio precedente e non godute. In questa ipotesi
viene meno
il
debito
dell’azienda nei confronti del dipendente e si ha, contestualmente, un annullamento di un costo precedentemente rilevato, quindi un’
insussistenza passiva.
Contabilmente si dovranno rilevare le seguenti scritture:
Data Conto Importo Dare Importo Avere ../../x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 700 ../../x+1 INSUSSISTENZE ATTIVE 700 Data Conto Importo Dare Importo Avere ../../x+1 ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI 60 ../../x+1 DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE 60 Data Conto Importo Dare Importo Avere ../../x+1 ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI 280 ../../x+1 INSUSSISTENZE ATTIVE 280
Il venir meno, da parte del dipendente, del diritto all’indennità sostitutiva delle ferie non godute determina fiscalmente il sorgere di una sopravvenienza attiva tassabile ai sensi dell’art.88 del TUIR.
SOLUZIONE ALTERNATIVA
In alternativa a questo metodo di rilevazione è possibile, all’inizio dell’anno successivo, con le scritture di riapertura dei conti stornare le scritture fatte al 31/12 dell’anno precedente:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
01/01/x+1 | DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE | 700 | |
01/01/x+1 | SALARI E STIPENDI | 700 |
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
01/01/x+1 | ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI | 60 | |
01/01/x+1 | DIPENDENTI C/FERIE NON GODUTE | 60 |
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
01/01/x+1 | ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI C/CONTRIBUTI | 280 | |
01/01/x+1. | ONERI SOCIALI | 280 |
Al termine dell’esercizio si procede nuovamente a rilevare le ferie residue non godute, tenendo conto:
- delle ferie maturate e non godute dell’anno x;
- delle ferie maturate e non godute dell’anno x+1;
Chiaramente le scritture da comporre saranno le stesse viste in precedenza.
Se, invece, nel corso del successivo esercizio, le ferie non godute dovessero essere liquidate al dipendente si procederà a rilevare il costo per l’indennità sostitutiva delle ferie, i contributi previdenziali e la ritenuta IRPEF.
Nessuna registrazione, invece, dovrà essere fatta nel caso in cui il dipendente, nell’anno x+1, vada a godere ferie maturate nell’anno precedente.
Ferie e part-time
Diritto alle ferie
Calcolo delle ferie
Indennità sostitutiva delle ferie non godute
Contributi su ferie non godute
Mensilità aggiuntive: scritture contabili di fine esercizio