ANTICIPAZIONI COLTURALI

LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO NELL'IMPRESA AGRICOLA

Aggiornato al 28.09.2020

Le società che svolgono un'attività agricola e che determinano il reddito in modo ordinario si trovano spesso a dover redigere, alla chiusura dell'esercizio, tra le scritture di assestamento, alcune scritture relative alle anticipazioni colturali.


ANTICIPAZIONI COLTURALI

Quando parliamo di anticipazioni colturali facciamo riferimento a quei prodotti che, al termine dell'esercizio, non sono ancora visibili dato che la coltivazione è ancora in una fase di sviluppo iniziale.

Da un punto di vista contabile questo fa sì che l'impresa si trovi ad aver sostenuto, in un dato esercizio, delle spese relative ad una coltivazione senza averne conseguito i relativi benefici dato che la coltivazione non ha ancora dato i suoi frutti.


Esempio:
nel corso dell'esercizio x vengono sostenute: spese per dissodare il terreno e preparlo per la semina, costi per l'acquisto delle sementi, costi per la semina vera e propria. Il prodotto però sarà ottenuto nell'esercizio successivo.


Dovendo al termine dell'esercizio, procedere alla determinazione del reddito in base al principio di competenza economica, i costi sostenuti nell'esercizio vanno sospesi e rinviati all'esercizio successivo quando essi daranno la loro utilità con i correlativi ricavi conseguenti all'ottenimento del prodotto.


I costi sostenuti nell'esercizio, che daranno la loro utilità in quello successivo, sono, a titolo di esempio:

  • costi per la pulizia del terreno, per eliminare erbacce, arbusti, ecc;
  • costi per arare e dissodare il terreno;
  • costi per la concimazione del terreno;
  • costi per la semina o per la messa a dimora degli arbusti.

Durante l'esercizio i costi sono registrati nei modi consueti al momento del ricevimento delle fatture di acquisto.

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Al termine dell'esercizio l'impresa dovrà sospendere i costi sostenuti e rinviarli al futuro esercizio, quando la coltivazione sarà ultimata.


La scrittura da redigere è:


ANTICIPAZIONI COLTURALI   a   VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE



L'importo da rilevare è dato dalla somma dei costi effettivamente sostenuti per la produzione agraria.

Il conto Anticipazioni colturali confluisce nello Stato Patrimoniale, tra le attività, alla voce C.I.2 - Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e semilavorati, mentre il conto Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione confluisce nel Conto Economico, alla voce A.2 - Valore della produzione.


Nell'esercizio successivo, i costi precedentemente sospesi, devono concorrere alla formazione del reddito. Per questa ragione, all'inizio dell'esercizio successivo si dovrà rilevare la seguente scrittura contabile:


VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE   a   ANTICIPAZIONI COLTURALI



In questo modo, il conto Anticipazioni colturali risulterà chiuso, mentre i costi sospesi nell'esercizio precedente concorreranno alla formazione del reddito dell'attuale esercizio andando a ridurre il Valore della produzione.

 
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