FULL COSTING A BASI MULTIPLE

IL CALCOLO DEL COSTO DEI PRODOTTI

di www.studiobarale.it
Aggiornato al 04.12.2007

Il full costing a base multipla richiede la “localizzazione” dei costi fissi in centri di costo.

Pertanto, per l’attribuzione delle quote di costi fissi, sono necessarie le seguenti fasi:

  1. Classificazione dei costi (variabili/fissi; specifici/comuni).
  2. Definizione del “piano” dei centri di costo.
  3. Localizzazione dei costi nei centri.
  4. Attribuzione ai diversi prodotti delle quote mediante basi di ripartizione, diversificate per centri di costo.


IL PIANO DEI CENTRI DI COSTO

  • I centri di costo sono oggetti intermedi di calcolo che servono per aggregare - secondo logica - i costi comuni, prima di attribuirli ai prodotti.
  • I centri di costo corrispondono a centri di responsabilità.
  • I centri di costo possono essere definiti secondi diverse logiche:
    • funzionale;
    • gerarchico-causale;
    • per attività;


LA LOGICA FUNZIONALE …

… identifica i centri di costo con le macro-funzioni dell’organizzazione aziendale:

  • Vendite;
  • Produzione;
  • Acquisti;
  • Amministrazione;
  • Ricerca & Sviluppo;
  • Ecc.


LA LOGICA GERARCHICO-CAUSALE …

… identifica i centri di costo con le unità organizzative elementari (centri di responsabilità) che consumano risorse per far avanzare la produzione, o per fornire servizi ad altri centri.

Tipologie di centri:

  • Centri produttivi (reparti di lavorazione, magazzini, ecc.);
  • Centri ausiliari (manutenzione, controllo qualità, programmazione della produzione, ecc.);
  • Centri di servizio (amministrazione, vendite, ricerca & sviluppo, centro edp, ecc.);
  • Centri figurativi (non corrispondono a precise unità organizzative, ma servono per raggruppare determinati costi da tenere sotto controllo).


CENTRI INTERMEDI E FINALI

  • Centri finali.

    Sono i centri i cui costi possono essere attribuiti direttamente ai prodotti, secondo relazioni “causa-effetto”:

    • reparti produttivi;
    • ufficio commerciale;
    • ecc..
  • Centri intermedi.

    Sono centri non direttamente connessi all’ottenimento dei prodotti, ma che forniscono servizi “consumati” da altri centri:

    • amministrazione, manutenzione, edp, ecc.

Pertanto, i costi dei centri intermedi vengono “ribaltati” su altri centri (intermedi o finali)

L'ARTICOLO PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'


LOGICA DEL FULL COSTING A “BASI MULTIPLE”


Full costing a basi multiple


Calcolo del full costing - Logica funzionale

Attribuzione dei costi comuni ai prodotti


Attribuzione dei costi ai prodotti

Valore delle basi di ripartizione, per prodotto (B)


Valore delle basi di ripartizione per prodotto

Quote costi comuni attribuiti ai prodotti (= A x B)


Quote di costi comuni attribuite ai prodotti


FULL COSTING A "BASI MULTIPLE" - LOGICA FUNZIONALE


Full costing a basi multiple - logica funzionale


ASPETTI CRITICI (O CRITICABILI)

  • Come tutti i sistemi di “full costing” anche quello “a basi multiple” comporta elevata soggettività. Infatti, il costo pieno dei prodotti dipende dalla scelta delle basi di ripartizione dei costi fissi.
  • Il “full costing” è nato negli anni ’50-’60, quando i fattori critici di successo erano le economie di scala e la standardizzazione elevata della produzione.
  • A partire dagli anni ‘80, la competizione sempre più spinta ha fatto crescere i livelli di “complessità” da gestire (proliferazione delle varianti di prodotto, prodotti “custom”, canali di vendita diversificati, necessità di innovazione costante, durata sempre più limitata del “ciclo di vita” dei prodotti, importanza dei servizi “accessori” al prodotto, ecc.).
  • E’ cambiata la struttura dei costi delle aziende


    Struttura dei costi delle aziende

  • Inoltre, oggi, la maggior parte dei costi fissi dipende dalla “complessità” che le aziende devono gestire.

Pertanto …

… Sono cambiati profondamente i fattori critici di successo delle aziende ed anche la scelta del metodo di calcolo dei costi dovrebbe essere coerente a questo cambiamento

  • Il “full costing” applicato in modo “tradizionale” non è più adatto ai tempi. Infatti, esso utilizza basi di ripartizione dei costi fissi legate ai “volumi” di output (ore-macchina, manodopera, consumi di materie prime, fatturato, ecc.). Invece, occorrerebbero basi di ripartizione correlate al livello di “complessità” causata dai diversi prodotti.
  • Per questi motivi è nato l’”activity based costing”.

 
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