FACTORING
MANCATO PAGAMENTO DA PARTE DEL DEBITORE CEDUTO
Nella generalità dei casi il contratto di factoring viene stipulato con clausola pro-solvendo ovvero la società di factoring può esercitare il diritto di rivalsa nei confronti dell’impresa che ha ceduto i crediti nel caso in cui il debitore non paghi alla scadenza.
Vediamo cosa accade, contabilmente, quando si verifica tale ipotesi.
Esempio:
l’impresa Alfa Srl ha ceduto ad una società di factoring 100.000 euro di crediti.
La società di factoring
ha anticipato l’importo di 70.000 euro, trattenendo 5.000 euro a titolo di interessi e 1.500 a titolo di commissioni.
Alla scadenza dei crediti, solamente 68.000 euro risulteranno incassati dalla società di factoring.
Contabilmente la società Alfa Srl si troverà con un debito verso la società di factoring pari a 76.500 euro (70.000 anticipati + 5.000 di interessi + 1.500 di commissioni).
Al verificarsi del mancato incasso di una parte dei crediti si avrà che:
- la società di factoring non effettuerà il versamento dell’importo residuo pari a 23.500 euro;
- la società di factoring chiederà, alla Alfa Srl, la restituzione di 8.500 euro (76.500 - 68.000).
Quindi occorrerà procedere a redigere la seguente scrittura:
Data | Conto | Importo Dare | Importo Avere |
---|---|---|---|
../../.. | DEBITI V/SOCIETA' DI FACTORING | 76.500 | |
../../.. | CREDITI V/CLIENTI | 68.000 | |
../../.. | BANCA C/C | 8.500 |
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